Quanto scritto dal Foglietto la scorsa settimana, ha trovato ulteriore conferma nelle parole pronunciate ieri alla Camera del ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia: per avviare la trattativa per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici (bloccato da sette anni) i tempi sono lunghi.
L’ipotesi di accordo per la riduzione dei comparti (da 11 a 4), sottoscritta con le confederazioni sindacali lo scorso 4 aprile, è ancora all’esame del Mef; una volta licenziata, passerà alla Presidenza del consiglio e, poi, alla Corte dei conti.
Una volta ottenuto il definitivo disco verde, l’ipotesi potrà diventare accordo definitivo, con la sottoscrizione delle parti. A seguire, l’Aran individuerà le confederazioni sindacali in possesso dei requisiti per essere ammesse al tavolo negoziale.
Solo allora il governo potrà trasmettere alla stessa Aran l’atto di indirizzo per la riapertura ufficiale della stagione contrattuale del pubblico impiego, alla quale – come noto – l’esecutivo ha destinato l’irrisoria cifra di 300 milioni di euro.