Abolite le mediane, fondate sul sistema del superamento di un dato medio statistico dei docenti in ruolo nel settore concorsuale per il quale si aspira all’abilitazione, la selezione degli accademici passa ora attraverso i valori soglia, proposti dall’Anvur, nonostante le critiche del Cun (vedi nostro precedente articolo).
Ancorché divisivi, i valori soglia, infatti, sono comunque entrati nel decreto ministeriale approvato dal Miur e costituiranno da ora in poi il riferimento ultimo per valutare candidati e commissari delle nostre università.
Il nuovo decreto, come già avvenuto per i precedenti, contiene tutta una serie di allegati, in cui è riportata in dettaglio la strumentazione di cui i componenti delle commissioni devono avvalersi per effettuare le selezioni.
Principio cardine del nuovo sistema è che i commissari devono possedere requisiti più ”pesanti” di quelli richiesti a coloro che andranno a esaminare. La summa divisio è, poi, tra due settori: bibliometrici e non bibliometrici.
Nei primi, a contare è l’indice h, il numero di citazioni e il numero di articoli in riviste indicizzate, essendo tali indicatori il risultato di analisi matematico-statistiche utili a misurare quantità e qualità della produzione scientifica nonché la sua diffusione. Nei secondi, i non bibliometrici, invece, a pesare saranno il numero di articoli in riviste di fascia A, quello di articoli su riviste scientifiche provviste di Issn e di contributi in volumi di codice Isbn, stante che qui l’indicatore si calcola attraverso informazioni non disponibili in banche dati internazionali ma derivate da liste di pubblicazioni.
Il decreto del Miur si è preoccupato, infine, di precisare che le soglie: devono garantire certezza, uniformità e trasparenza delle regole di calcolo degli indicatori di valutazione dell’impatto della produzione scientifica dei candidati e di confronto con i rispettivi valori soglia; prevedere il ricorso a valori soglia differenti a livello di settore scientifico-disciplinare, nell’ambito dello stesso settore concorsuale, ove sussistano specifiche ed effettive caratteristiche scientifiche; tutelare, da ultimo, in accoglimento di una richiesta avanzata dal Cun, quelle situazioni in cui sulla produttività scientifica abbiano influito periodi di congedo obbligatorio.
Considerato il gran numero di valori soglia fissati per le abilitazioni, tutti differenti tra loro nei diversi settori, agli aspiranti candidati non resta, perciò, che concentrarsi sui settori di rispettivo interesse, sperando di raggiungere almeno due valori soglia su tre tra quelli indicati nel provvedimento.
Dopo questi anni travagliati, tutti vogliamo credere che la selezione a sportello sia la strada giusta per ripartire. Confidando che con i valori soglia la selezione degli accademici possa svolgersi nel migliore e meno contestabile dei modi, auguriamo perciò a tutti i candidati di poter finalmente coronare le loro aspirazioni.