Mary Wollstonecraft Godwin (1759 -1797) è stata una filosofa e scrittrice britannica, considerata la fondatrice del femminismo liberale.
Ebbe una vita breve e avventurosa: autodidatta, visse di grandi dedizioni e di relazioni tempestose fino al matrimonio con il filosofo William Godwin, precursore dell'anarchismo, dal quale ebbe la figlia Mary, scienziata e nota scrittrice di Frankenstein. Morì mettendola al mondo, a 38 anni.
Antesignana del femminismo, Mary Wollstonecraft è nota soprattutto per il suo libro A Vindication of the Rights of Woman, nel quale sostenne, contro la prevalente opinione del tempo, che le donne non sono inferiori per natura agli uomini, anche se la diversa educazione a loro riservata nella società le pone in una condizione di inferiorità e di subordinazione.
Dalla biografia di Mary Shelley (1797-1851) emerge una donna straziata dalla perdita della madre. Era forte, tenace, coraggiosa, appassionata dello scrivere. All’età di 19 anni pubblicò Frankenstein o il Prometeo moderno e si sarebbe mantenuta con la scrittura negli 25 anni vissuti da vedova.
Il marito, il poeta Percy B. Shelley, l’amò molto solo all’inizio della loro relazione. Era egoista, infedele, ma aveva la stima dalla comunità intellettuale. Mary invece faticò molto ad essere riconosciuta e da lui fu tradita e umiliata.
È stata una voce scientifica molto audace. Dalla pubblicazione del suo libro, il nome di “Frankenstein” è entrato nell'immaginario collettivo in ambito letterario e cinematografico e ha dato origine a uno dei miti più eccitanti e terribili della modernità: la possibilità per lo scienziato di creare la vita in laboratorio, con materiale inanimato e anche a un genere letterario nuovo, la science fiction.
Per saperne di più: “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie", pagg. 250, Ledizioni, Milano 2023.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
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