Evelyn Berezin è stata pioniera del word processor in anni in cui le donne erano raramente ammesse nei laboratori di ricerca, l’informatica muoveva i primi passi, e il lavoro di segreteria era ancora legato alle rumorose macchine da scrivere meccaniche.
Nata il 12 aprile 1925 nel Bronx, New York, da una famiglia di migranti ebrei, Evelyn Berezin si laureò in Fisica nel 1945. L’anno successivo ottenne una borsa di studio dalla Commissione per l’Energia Atomica degli Stati Uniti e iniziò a lavorare nel settore nascente dell’informatica, contribuendo allo sviluppo dei primi computer destinati ad applicazioni civili.
Negli anni Sessanta progettò un sistema di prenotazione dei voli capace di gestire 60 città americane, con un tempo di risposta di appena un minuto: un’innovazione straordinaria per l’epoca.
Ma il suo contributo più celebre arrivò nel 1968, quando brevettò il primo computer dotato di un software per la scrittura di testi, con l’obiettivo di semplificare il lavoro delle segretarie, allora costrette a usare macchine da scrivere meccaniche.
Lo chiamò Data Secretary. L’anno successivo fondò la Redactron Corporation, che ne avviò la produzione: in pochi anni, l’azienda passò da 9 a circa 500 dipendenti.
Berezin fu anche membro dei consigli direttivi di importanti aziende informatiche e di enti pubblici. Insieme al marito, l’ingegnere chimico Israel Wilenitz, si impegnò attivamente nel sociale, promuovendo borse di studio e iniziative a sostegno dei giovani ricercatori e ricercatrici.
Evelyn si è spenta nel 2018, all’età di 93 anni, lasciando un’eredità che ha trasformato il modo in cui lavoriamo e comunichiamo.
Per saperne di più: Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie, Ledizioni, Milano, 2023
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
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