di Rocco Tritto
Dal 31 marzo 2004 a oggi, Il Foglietto della Ricerca non ha saltato un solo appuntamento, raggiungendo per 300 settimane la mail box dei propri lettori.
Quello di oggi è, senza dubbio, non un traguardo ma una tappa importante per un sindacato che, da più di vent’anni, fa dell’informazione corretta e puntuale un caposaldo irrinunciabile per garantire il dovuto rispetto ai lavoratori-lettori.
Più di sei anni fa, quando è apparso il primo numero, erano davvero in pochi a credere che il giornale avrebbe potuto continuare per più di qualche settimana.
Ricordiamo che ci fu subito un tentativo di imitazione da parte di una sigla confederale del comparto, con un prodotto on line sgonfiatosi, però, nel giro di qualche settimana e di cui oggi nessuno ricorda più il nome.
Il Foglietto, invece, ha tenuto duro, riuscendo a dare fino a oggi migliaia di notizie, quasi tutte inedite e strettamente legate al mondo della Ricerca pubblica.
Un impegno quotidiano faticoso quello che grava su un pugno di seri e appassionati “ricercatori” di fatti e di vicende che si consumano quotidianamente nel variegato mondo della Ricerca.
Lo spirito di sacrificio e di volontariato che anima quanti settimanalmente contribuiscono a riempire gli spazi del giornale è innegabile, soprattutto se si tiene conto che Il Foglietto non gode di alcun contributo né ha ceduto alle richieste di pubblicità.
La soddisfazione per tutti noi è rappresentata dal successo che il nostro settimanale on line riscuote tra i tanti lettori, che lo ritengono utile e soprattutto non scritto in lingua sindacalese.
Che poi ogni martedì, tra i nostri primi, preoccupati lettori ci sono gli organi di vertice e dirigenziali di molti enti di ricerca, non può che confermare la serietà del nostro lavoro.