di Rocco Tritto
E' di questi giorni la notizia dell'ennesimo scandalo che vede coinvolta la classe politica italiana.
Ancora non sono state accertate le responsabilità per i fatti tuttora al vaglio della magistratura di cui sembra essere protagonista principale l'ex tesoriere della Margherita e già i mass media ci stanno offrendo continui ragguagli sulla disinvoltura con la quale il principale partito che sostiene la giunta della Regione Lazio spendeva e spandeva un fiume di danaro pubblico, scandalosamente messo a disposizione di tutti i partiti, compresi quelli della cosiddetta opposizione, mostratasi nella vicenda cieca, sorda e silente.
L'unica differenza tra le due vicende sta nel fatto che la seconda, stando alle informazioni che riceviamo, mette in scena attori e comparse più folcloristici della prima. Ma lo spettacolo non diverte, anche perché ha avuto ormai troppe repliche. Più che annoiata però, la gente è arrabbiata, se non furiosa. Già, perché mentre assiste a tutto questo sperpero di quattrini, non sa come arrivare alla fine del mese e fa continue acrobazie per sopravvivere.
Secondo il governo però, nonostante i problemi che ci affliggono, dovremmo essere contenti di far parte dell'Europa e accettare i sacrifici con senso di responsabilità. Dicono che dobbiamo farli per "le generazioni future". Sennonché nessuno precisa mai quando verrà questo futuro, ma sembra chiaro che ne stiano fuori i giovani di oggi. In queste condizioni, è francamente difficile sopportare ciò che sta accadendo, quando nel paese ci sono centinaia di migliaia di disoccupati, licenziati e precari.
Il tutto mentre una classe politica inetta e sciagurata festeggia e pasteggia con ostriche e champagne. A spese del contribuente.