Le polemiche, spesso assai aspre, e la montagna di ricorsi, che hanno caratterizzato le Abilitazioni scientifiche nazionali 2012, sembrano aver colto nel segno se è vero, come è, che a giorni, probabilmente nel prossimo Consiglio dei ministri, il governo, su proposta di Stefania Giannini, ministro dell’istruzione, università e ricerca, varerà le nuove regole per accedere alla docenza universitaria, che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2015.
Il tanto vituperato sistema messo a punto dalla Gelmini lascerà il posto a un meccanismo denominato a “sportello”, che consentirà agli aspiranti docenti di presentare ogni sei mesi domanda e curriculum. Quest’ultimo verrà valutato da una commissione permanente, con criteri e parametri che vengono preannunciati meno astrusi e cervellotici di quelli attuali, con la messa al bando, ad esempio, delle sconcertanti quanto aberranti ‘mediane’ per i settori bibliometrici.
Le nuove regole, però, non andrebbero ad applicarsi alla seconda tornata di Abilitazioni, attualmente in corso, che vede ben 184 commissioni impegnate nella valutazione di 16 mila candidati.
Per poter affermare che il sistema di valutazione Giannini sia più efficace di quello Gelmini, occorrerà, comunque, attendere la prova dei fatti.