Giornale on-line fondato nel 2004

Giovedì, 02 Mag 2024

Non ci si crederebbe, ma la ricerca si finisce per trovarla anche dove uno meno se l’aspetta. Insomma, perfino nei fichidindia. E’ accaduto, infatti, che questi frutti, notoriamente di difficile gestione, sono “entrati” in una delibera del Cnr (n. 43/2017), risalente all’11 marzo scorso ma pubblicata solo l’11 aprile.

Leggendola, si apprende che il Cda del maggior ente di ricerca italiano ha deciso, all’unanimità (quindi con alto sprezzo delle punture facili a procurarsi maneggiando questa specie di piante, originaria del Messico ma naturalizzata in tutto il bacino del Mediterraneo) l’adesione dell’ente stesso al costituendo Distretto produttivo del Ficodindia di Sicilia, che annovera ben 4 poli produttivi (San Cono, Roccapalumba, Belpasso e S. M. di Belice), dove si intende promuovere lo sviluppo regionale del comparto ficodindicolo (termine - si badi - realmente esistente, dunque da non confondere con altri ma veri scioglilingua).

Si sa come vanno queste cose. Una valorizzazione tira l’altra, ed ecco che siamo venuti a sapere dal giornale on line 98zero.com che il 24 aprile scorso, alle ore 18,30, presso la Sala Conferenze dell’Incubatore di aziende di Galati Mamertino, sempre in Sicilia, c’è stata la presentazione del progetto di collaborazione scientifica tra Cnr (Dipartimento di scienze bioagroalimentari) e Opan (Organizzazione prodotto allevatori dei Nebrodi) per la conservazione del “Suino nero dei Nebrodi” e la valorizzazione del “Prosciutto dei Nebrodi”. Il tutto, come recitava il manifesto dell’evento, “Dedicato a chi ha voglia di tornare a sognare”.

Pare che in tutta la Sicilia, tra i contadini, fosse tradizione, soprattutto durante la vendemmia, consumare fichidindia durante la colazione. Un costume, questo, che deriverebbe dall’antica usanza del proprietario della vigna, che donava senza parsimonia questi dolci frutti ai suoi vendemmiatori per impedire che mangiassero troppa uva durante il raccolto, anche a scapito talvolta di problemi intestinali.

Noi ambiremmo ad essere più magnanimi. Qui la frutta c’è e il prosciutto pure, dunque manca solo un buon bicchiere di vino.

Ci permettiamo, perciò, di suggerire al Cnr, qualora nessuno ci avesse già pensato, di valutare l’opportunità di aderire anche a qualche altro distretto, ma stavolta vitivinicolo, così da non farsi mancare più niente per un piacevole spuntino.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

empty alt

Il silenzioso ritorno della lontra nelle Alpi. Al MUSE incontro con lo zoologo Luca Lapini

L'ultimo appuntamento di “Incontri al museo per parlare di fauna”, in programma il prossimo 8...
empty alt

Ricerca UniPi: nuovo metodo di bonifica estrae più metalli pesanti dal fondo marino

L'Università di Pisa ha messo a punto nuovo sistema di decontaminazione per rimuovere i metalli...
empty alt

“Assalto a San Lorenzo”, una strage nascosta dai fascisti arrivati al potere

Assalto a San Lorenzo - La prima strage del fascismo al potere, di Gabriele Polo, con prefazione di...
empty alt

Ex base Nato di Monte Giogo, presto in concessione al Parco nazionale dell’Appennino

La Direzione toscana del Demanio ha ufficialmente comunicato al Parco nazionale dell’Appennino...
empty alt

“Confidenza”, il film della settimana proposto dal Foglietto

Confidenza, tratto dall’omonimo romanzo di Domenico Starnone (Edito da Einaudi), regia di Daniele...
empty alt

“Università e militarizzazione” ovvero “Il duplice uso della libertà di ricerca”

Università e militarizzazione – Il duplice uso della libertà di ricerca di Michele Lancione – Eris Edizioni...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top