Giornale on-line fondato nel 2004

Venerdì, 05 Dic 2025

L'amichettismo, si sa, è un male endemico dell'Italia. Anche nei suoi momenti più bui, come ricorda Amendola nelle sue "Lettere a Milano", si manifestò, giustificato in parte dagli eventi drammatici di quel momento: caduta del fascismo, Resistenza ai nazifascisti, lotta partigiana.

Allora ci furono fascisti che nascosero ebrei e antifascisti che, a loro volta, in nome della conoscenza personale o familiare, protessero persone che avevano aderito con più o meno entusiasmo al regime mussoliniano. Nel dopoguerra, grazie al ruolo fondamentale svolto dai partiti di massa e anche allo scontro politico e ideologico che li pervase, il fenomeno dell'amichettismo fu contenuto, come pure la sua radice politica: il trasformismo.

Oggi, nel mondo radicalmente cambiato per tanti motivi, il trasformismo politico va alla grande e quindi anche l'amichettismo ha ritrovato i suoi spazi. A destra, ne è diventato la cifra che si manifesta appieno nelle vicissitudini del governo Meloni. Ultime quelle, tra il comico e il miserevole, dell'ex ministro Sangiuliano.

Ma ce n'è uno, cosiddetto di sinistra, che ha i suoi epigoni, soprattutto nel Pd. Come giudicare, se non in questa chiave, gli endorsement per Fitto nel novero dei vice presidenti di von der Leyen nella Commissione europea? A quello di De Caro si sono aggiunti il solito anguilleggiamento di Zingaretti, di Letta, degli ex renziani nei dem, ecc.. A loro, in vista dell'audizione all'europarlamento cui devono sottoporsi tutti i commissari, basterebbe che Fitto si dichiarasse europeista.

Di fronte all'altolà a livello di gruppi parlamentari all'europarlamento di socialisti, di cui il Pd fa parte, e liberali, che non si sa se terranno l'incerta coerenza antisovranista (vedi Macron), i nostri "amichettisti" s'inventano di tutto: Fitto brava persona - politica? Non pare - basta risalire al suo curriculum personale - tirarlo dentro per dividere la destra, eppoi, signora mia, il nostro interesse nazionale.

Il nostro interesse nazionale non è cercare il migliore dei sovranisti, ammesso e non concesso che Fitto lo sia, ma contrapporsi coerentemente - soprattutto con proposte e programmi adeguati - a chi l'europeismo considera un nemico da abbattere. Meloni e Salvini, consenziente Tajani, che lo hanno designato, questo sono.

Quanto a dividere la destra europea, che già lo è di suo lungo linee nazionalistiche, dando spago a quella sovranista e post fascista italiana - risuona ancora il grido non rinnegato della Meloni verso l'Europa "la pacchia è finita", confermato dal voto contro la von der Leyen - è arrampicarsi sugli specchi, facendo la figura dei "pifferi di montagna".

Approfittare delle contraddizioni della destra è un conto, farsene dominare, rendendosi "utili idioti" di una sua parte, è un altro. È la differenza che c'è fra amichettismo e politica europeista.

Aldo Pirone
scrittore e editorialista
facebook.com/aldo.pirone.7
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI

empty alt

Il "Big Beautiful Bill Act" di Trump fa esplodere il debito pubblico Usa

Un corposo paper pubblicato di recente dal NBER ci mette nella condizione di comprendere meglio...
empty alt

Maud Menten: una legge al femminile

Tutti gli studenti di chimica e biochimica incontrano, prima o poi, l’equazione di...
empty alt

UniTrento ospita seminario su “Migrazioni, salvataggi in mare e geografie del Mediterraneo”

Un mare che unisce e divide, che accoglie e respinge, che salva e troppo spesso inghiotte: il...
empty alt

“The Teacher”, film di lotta ispirato a fatti reali sulla tragica realtà palestinese

The Teacher, regia di Farah Nabulsi, con Saleh Bakri (Basem El-Saleh), Imogen Poots (Lisa),...
empty alt

La sfida di Schlein a Meloni? Iniziativa inopportuna

La Schlein lancia la sua sfida a Giorgia Meloni: vengo ad Atreju se a sfidarmi sei tu Giorgia....
empty alt

Ponte sullo Stretto, rese note le motivazioni del disco rosso della Corte dei conti

La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti ha depositato in data...
Back To Top