Redazione
Sul Foglietto n. 22 del 15 giugno avevamo scritto che il governo ignorava che l’Ense (Ente nazionale sementi elette), di cui aveva decretato la soppressione per accorpamento nell’Inran (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione), fosse un ente pubblico di ricerca.
La deduzione derivava dal fatto che nella Relazione tecnica allegata al D. L. n. 78/2010 il governo scriveva che: “L’Ense è un ente market, nel quale le entrate di mercato coprono la totalità delle spese, per cui l’inserimento nel perimetro della P.A., a seguito di accorpamento nell’Inran, non determina effetti apprezzabili sui saldi di finanza pubblica”.
L’impressione era che l’Ense fosse stato scambiato per un ente pubblico economico.
Ora c’è la certezza. Il ministero delle Politiche Agricole, con una nota del direttore generale Srefano Vaccari, ha invitato l’Inran, sul quale ha la vigilanza, a inquadrare nei propri ruoli il personale Ense, previa tabella di equiparazione.
Come se lo steso Ense provenisse da un comparto diverso da quello della ricerca.
A volte la realtà supera la fantasia.