Redazione
I sindacati controllati dallo stato si concentrano sulla promozione dei "valori islamici" piuttosto che sulla difesa dei diritti dei lavoratori, inoltre, le posizioni chiave in questi organismi sono soggetti a procedure di selezione fortemente discriminatorie. I due sindacati indipendenti - il Sindacato dei lavoratori della compagnia di trasporti di Teheran e periferie (Sherkat-e Vahed) e la società dei sindacati Haft Tapeh Sugar Cane - e l'associazione di categoria degli insegnanti iraniani non possono operare liberamente e i loro leader sono stati arrestati.
I sindacati indipendenti e le attività sindacali non sono riconosciuti in Iran, in violazione della stessa costituzione iraniana e degli obblighi internazionali del paese, nonché dell' obbligo di rispettare, promuovere e realizzare i principi e i diritti sanciti nelle Convenzioni dell'Organizzazione internazionale del lavoro.
L'Iran è stato parte del Patto internazionale sui diritti civili e politici il cui articolo 22 (par. 1) afferma: "Ogni individuo ha diritto alla libertà di associazione, che include il diritto di costituire sindacati e di aderirvi per la tutela dei propri interessi"; è anche parte del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali che, all'articolo 8, garantisce il "diritto di ogni individuo di costituire e di aderire a un sindacato di sua scelta".
I sindacalisti sono difensori dei diritti umani e prendendoli di mira, le autorità iraniane hanno cercato di mettere a tacere i lavoratori e reprimere il dissenso. Le autorità usano contro i sindacalisti gli stessi meccanismi di repressione utilizzati anche nei confronti di altri difensori dei diritti umani e contro coloro che hanno opinioni contrastanti a quelle che le autorità cercano di diffondere.
Imperterriti, i lavoratori iraniani stanno continuando a rivendicare i loro diritti e sono supportati da sindacati e organizzazioni internazionali come Amnesty International. Questo sostegno è prezioso: dimostra ai lavoratori iraniani che non sono stati dimenticati e ricorda al governo del paese che ha obblighi internazionali di rispettare i diritti sindacali, in linea con il diritto internazionale.