Capita che la tecnologia vada più avanti della scienza. Senza una tecnologia semplice come la ruota, per esempio, non ci sarebbero stati i trasporti, non ci sarebbero stati i viaggi e senza altre tecnologie più complesse non ci sarebbero state altre esperienze.
L'uomo laico ha visto nella tecnologia l'espansione delle facoltà umane. Dai fondatori di religioni che acquisivano seguito per le guarigioni miracolose, che operavano ai processi di santificazione, che esibivano come prove le guarigioni fisiche, è una sequenza ininterrotta dove la categoria religiosa della salvezza si fonde con quella medica della salute.
Questo rapporto trova conferma nella visione che la religione e la scienza hanno del tempo.
Per la religione, infatti, il passato contrassegnato dal peccato originale è cattivo, il presente è redenzione e riscatto, il futuro è salvezza. Allo stesso modo, per la scienza il passato è cattivo e da imputare all'ignoranza, il presente è riscatto reso possibile dalla ricerca, il futuro è speranza per il progresso scientifico.
Oggi questa antica alleanza tra scienza medica e fede religiosa è entrata in profondissima crisi.
E’ questo il tema del dialogo odierno tra il giornalista Elio Cadelo, lo psichiatra Michele Di Nunzio e il sociologo Giorgio Pacifici. (A cura di Sonia Topazio)