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Sabato, 13 Dic 2025

E’ scaduta la prima finestra temporale, apertasi in agosto, per presentare la domanda per la nuova abilitazione scientifica nazionale a sportello.

Dopo anni di blocco e procedure a singhiozzo, ai nastri di partenza dovrebbero essere in ventimila gli aspiranti alla cattedra che hanno effettuato l’accesso alla piattaforma telematica predisposta appunto per presentare la domanda. La cifra indicata dà però soltanto un’idea del numero degli aspiranti, che alla fine saranno certamente di meno, se si calcola che alcuni verranno esclusi per aver commesso errori nella procedura e altri ritireranno la loro candidatura, un’opzione, questa, praticabile fino a dieci giorni successivi alla chiusura della finestra.

La valutazione dei titoli e delle pubblicazioni sarà poi completata entro il 2 marzo 2017 dalle rispettive commissioni, che compileranno le liste dei primi abilitati, dato che la nuova procedura prevede l’apertura del secondo quadrimestre già dal 3 dicembre con una chiusura stabilita al 3 aprile 2017, secondo un flusso continuo fino al 2018.

Gli aspiranti alle cattedre sono per due terzi ricercatori, sia a tempo determinato che indeterminato, e per un terzo associati, nella speranza, questi, di diventare ordinari e, quelli, di essere promossi associati. Tra i primi vanno compresi anche gli assegnisti che, dopo tanti anni di studi e ricerche, confidano di potersi andare a sedere dietro una cattedra.

Attraverso la presentazione di titoli adeguati al settore e alla fascia prescelti, per tutti c’è l’obbligo di raggiungere almeno due dei tre valori soglia di produttività scientifica nel settore e almeno tre tra i titoli indicati dalla commissione. Si tratta, nel suo insieme, della precondizione per ottenere dalla commissione medesima la valutazione di merito ai fini dell’attribuzione dell’abilitazione.

Ciò che, per il momento, non si può prevedere è la direzione verso cui si orienteranno gli aspiranti cattedratici, nell’ambito dei 360 settori scientifico-disciplinari, corrispondenti a 188 settori concorsuali e 88 macrosettori.

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