Giornale on-line fondato nel 2004

Sabato, 13 Dic 2025

Tornare dalle vacanze e leggere Padoan che promette a un noto quotidiano milanese che “L’Italia crescerà ancora”, mi provoca una reazione automatica poco onorevole.

Specie dopo aver scorso l’intervista insieme al programma economico dei tre poli, e vi faccio grazie di una "elle", che si contendono i nostri voti per l’imminente elezione parlamentare. Siccome non riesco a scriverle, queste perle di politica economica, anche perché sorprendentemente simili, ve le faccio vedere.

Questa è la versione sovranista. Notate l’effendi, che sta a significare che coi soldi nostri siamo padroni a casa nostra. E apprezzate la tonalità vagamente anni ’70 alla quale tale nostalgia palesemente s’ispira.

Questa invece è la versione ‘sticazzista’, nel senso di “chissenefrega di quanto mi costa, intanto io spendo”. A differenza di quella sovranista, che appare cupa e retrò, la versione ‘sticazzista’ si denota per una coloritura soave, che lascia trasparire il gusto per l’effimero tipico di una certa Italia da bere che abbiamo conosciuto un trentennio fa. Un’Italia da cocktail e da show.

Questa invece è la versione trumpiana, limite per x che tende a infinito dell’allegria di bilancio d’invenzione keynesiana, che soddisfa il doppio requisito di spendere e insieme far crescere, e quindi rimuove pericolose crisi di coscienza del tutto nocive in campagna elettorale. La nouvelle vague del XXI secolo. Questa seduzione alligna specie fra i politici di più buone maniere. Capirete che tragedia. Le tre anime, che diventano una nel segreto dell’urna, si contendono la platea degli elettori, elencando le più fantasiose motivazioni di spesa, dalla rimozione delle tasse universitarie a quella del canone Rai, a quella della legge Fornero, detta anche Fornerò perché in un modo o nell’altro la riforma delle pensioni tornerà a galla alla prima crisi. Altre amenità ve le risparmio perché tanto ce le proporranno in tutti i modi da qui al 4 marzo, quando finalmente convoleremo a elezioni. Vi chiederete perché mai da noi le elezioni suscitino così tante attenzioni. Io un sospetto ce l’ho.

Poi magari mi sbaglio. Ma su una cosa covo una ragionevole certezza: l’Italia crescerà ancora, proprio come dice Padoan. Almeno quella dei debiti. Quanto al resto, chissà. Per dirne una, il ministro Calenda ci ha fatto sapere che sono rimasti in gara tre soggetti per conquistare Alitalia e che a giorni si deciderà con chi convolare, stavolta in trattativa esclusiva per le nozze. Un dossier che certo qualche danno può provocare, sempre ricordando le imminenti idi di marzo del governo e l’indotto politico della ex compagnia di bandiera. Alitalia, d’altronde, è uno dei malanni cronici del nostro paese che perciò a buon diritto merita di essere ricordato nel nostro cronicario.

Esattamente come merita di essere altrettanto ricordato, in questa alba di nuovo anno, il notevole contributo che la Cina ha dato alla crescita globale.

Sempre quella del debito, intendevo. Se vi spaventa il fatto che siamo passati dal 246% di debiti sul pil del 2002 al 327% nel 2017 vuol dire che non avete abbastanza fegato per l’attualità. Viviamo tempi frizzanti.

E se non vi sta bene, fatevi un drink liscio.

Buon 2018.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

giornalista socioeconomico - Twitter @maitre_a_panZer

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI

empty alt

L’Opec sul petrolio gioca al ribasso

Sembra che l’Opec sia tornata al passato, ai primi anni Dieci del nuovo secolo, quando...
empty alt

UniPi celebra il bicentenario della istituzione della cattedra di Egittologia

A Pisa 200 anni fa, per la prima volta al mondo, l’Egittologia faceva il suo ingresso in un’aula...
empty alt

Giornata Mondiale dei Diritti Umani 2025: il ruolo delle scienziate

Diverse donne di scienza, in epoche e discipline differenti, hanno unito ricerca e impegno per i...
empty alt

“L’ombra del corvo”, film struggente, inquietante, a tratti spaventoso

L’ombra del corvo, regia di Dylan Southern, (titolo originale The Thing with Feathers, tratto dal...
empty alt

La seconda missione dell’ivacaftor, farmaco finora attivo contro la fibrosi cistica

Nel mondo della medicina di precisione l’ivacaftor, uno dei primi farmaci approvato contro la...
empty alt

Anci e Legambiente al Governo: stanziare maggiori fondi per demolizione immobili abusivi

Come emerge dall’indicatore sull’abusivismo edilizio curato dall’Istat in collaborazione con il...
Back To Top