Giornale on-line fondato nel 2004

Mercoledì, 24 Lug 2024

Le previsioni di primavera della Commissione europea prevedono una crescita di 1,5% per quest'anno, in linea con il Def di pochi giorni fa. Per il 2019, si stima, invece, un rallentamento (+1,2%), venendo meno il sostegno di investimenti ed esportazioni.

Più bassa anche la stima di crescita del Pil nominale per il 2019, a causa di una diversa valutazione del deflatore che secondo la Commissione sarà più contenuto di circa mezzo punto percentuale rispetto a quanto scritto nel Def.

I differenti criteri di calcolo per la stima dell'output gap (differenziale tra la crescita potenziale e quella effettiva), portano a una differente valutazione del saldo strutturale, che per la Commissione è in peggioramento al -1,7% nel 2018 e al -2% nel 2019, allontanando nel tempo il conseguimento del pareggio di bilancio previsto dal Fiscal Compact e, per l'Italia, anche dalla Costituzione.

Distante di 1 punto percentuale (circa 18 miliardi di euro) anche la valutazione dell'avanzo primario e dell'indebitamento netto per il prossimo anno. La Commissione non crede che potranno essere aumentate le entrate e ridotte le spese, così come previsto dal Governo, considerando gli interventi annunciati di sterilizzazione degli aumenti dell'Iva, previsti come clausola di salvaguardia a partire dal 1° gennaio 2019.

La diversa consistenza del deficit si riflette sul debito pubblico, che secondo la Commissione comporterebbe un ritmo di riduzione del rapporto debito/Pil ben più lento di quanto previsto dal Governo (1,7 punti di differenza alla fine del prossimo anno). Il rispetto della regola del debito, che dovrebbe tendere al 60% di Pil a un ritmo ben definito, è praticamente irraggiungibile anche in un'ottica di prospettiva ('forward looking').

La crescita in Italia è ancora troppo lenta (+1,5% rispetto al +2,3% dell'Euro area nel 2018 e 1,2% contro 2% nel 2019) per motivi che appaiono ormai strutturali (produttività del lavoro +0,6%, occupazione +1%, disoccupazione 10,8%, a fronte dei rispettivi +1%, +1,3% e 8,4% dell'Eurozona) e ostacolano il raggiungimento degli obiettivi di risanamento fiscale.

Sulla base di questi numeri, nei prossimi giorni la Commissione Europea renderà note le Raccomandazioni di cui l'Italia dovrà tenere conto nella prossima legge di bilancio, senza escludere, come già avvenuto lo scorso anno, la richiesta di una riduzione sul deficit 2018, da realizzarsi con una manovra straordinaria di correzione dei conti pubblici.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.francomostacci.it
twitter: @frankoball

empty alt

Picerno, borgo della Lucania intriso di storia e di attrattive paesaggistiche

Ero stato a Picerno alcune altre volte, in modo fugace e occasionale. Questa volta ci sono andato...
empty alt

Il peso del mattone inasprisce l’inflazione

Come nel gioco dell’oca, si ritorna sempre al punto di partenza, che nel caso dell’economia...
empty alt

Cantieri Pnrr aperti e definanziati: quale sarà la loro fine?

L’ultimo bollettino economico di Bankitalia contiene una interessante ricognizione sullo stato di...
empty alt

Gianluigi Albano, giovane ricercatore di UniPI, vince il Premio EYCA 2024

Importante riconoscimento a livello europeo per un giovane ricercatore del Dipartimento di Chimica e...
empty alt

Distrofia Muscolare di Duchenne, nuova strategia per il trattamento

Una nuova strategia per il trattamento della Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD) basata sugli...
empty alt

“Era mio figlio”: film tormentato sui rimpianti e sulla difficoltà di lasciar andare

Era mio figlio, regia di Savi Gabizon, Diane Kruger (Alice), Richard Gere (Daniel Bloch),...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top