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Sabato, 27 Apr 2024

L’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs), con sede a Borgo Grotta Gigante, nel comune di Sgonico, a poco meno di 15 chilometri da Trieste, è un ente di ricerca col compito di promuovere e coordinare studi e ricerche, anche applicate nel campo delle discipline geofisiche ed ambientali; nel settore dell’individuazione e della valutazione di risorse minerarie e di fonti energetiche, in terra ed in mare, in Italia ed all’estero; nelle scienze del mare, con particolare riferimento alle interazioni tra l’ambiente marino ed oceanico con l’atmosfera e con la litosfera; nel campo della sismicità, nonché dell’analisi di fenomeni geodinamici ed idrodinamici influenti sull'ambiente, anche con finalità di protezione civile; nel campo dello sviluppo delle tecnologie di acquisizione, trattamento ed archiviazione dati e delle nuove tecnologie di interpretazione applicate allo sfruttamento delle risorse terrestri ed alla migliore utilizzazione del territorio.

Per il perseguimento dei predetti scopi istituzionali, l’Ogs concorre alla qualificazione professionale di personale scientifico e tecnico, collabora ai programmi di cooperazione allo sviluppo promossi dal Ministero affari esteri; fornisce pareri e consulenze ed esegue istruttorie tecniche per conto delle amministrazioni dello Stato, delle regioni e degli enti locali sui problemi connessi con le ricerche; cura pubblicazioni a scopo scientifico, pratico e didattico.

Un ente certamente non di secodaria importanza, anche dal punto di vista del bilancio che, al 31 dicembre 2016, ha registrato 29 milioni di entrate (di cui 19 provenienti dallo Stato) e 22 di spese, e del numero di dipendenti sia a tempo indeterminato (170, sempre al 31 dicembre 2016, di cui 126 nell’area della ricerca; 13 nell’area tecnica e 32 unità nell’area amministrativa), che a tempo determinato (70, di cui 62 nell’area della ricerca e 8 nell’area amministrativa).

A fronte di tutto ciò, stride, e non di poco, un aspetto, per alcuni curioso, per altri inquietante, che è quello del numero di direttori generali che nel settennio di presidenza di Maria Cristina Pedicchio, ordinario di Algebra, settore A01B, alla Facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di Trieste, si sono avvicendati al vertice gestionale dell’ente: in totale, cinque, anche se il sesto, dopo la designazione, decise di non accettare l’incarico.

La prima a lasciare la carica di direttore generale dell’Ogs, per cessazione del mandato, è stata Tiziana Maier, nel mese di gennaio 2012, dopo aver portato a compimento il quinquennio iniziato sotto la presidenza di Iginio Marson al quale, ad agosto 2011 era subentrata, appunto, la Pedicchio.

Al posto della Maier, il 20 gennaio 2012 approdava l’avvocato Alessio Rocchi, già stretto collaboratore della Pedicchio nella gestione del Cbm scarl, dove ricoprivano, l’una, la carica di presidente del cda e, l’altro, quella di direttore generale.

Dopo poco più di un mese dall’insediamento, Rocchi inopinatamente rinunciava all’incarico di dg dell’Ogs, accettando però di protrarlo fino alla nomina del suo successore.

Il 23 luglio, infatti, gli subentrava, con un incarico a termine, Franco Coren, primo ricercatore dell’Ogs, che, dopo essere stato confermato pleno jure – con delibera del 12 ottobre 2012 – fino al 22 luglio 2016, a distanza di appena un anno, rassegnava le dimissioni, prontamente accolte dal cda dell’ente.

Ma, prima della nomina di Coren, con delibera del cda dell’Ogs n. 2.9.2012 del 21 giugno 2012 - all'esito di una call pubblica alla quale avevano risposto 19 candidati - era stato scelto il dottor Nicola Trevisan, il quale, “a seguito dei colloqui intercorsi con la Presidente Prof.ssa Pediccho … non aveva confermato la propria disponibilità ad assumere l’incarico nei tempi previsti”.

Dopo l’abbandono di Coren, la prestigiosa poltrona veniva assegnata, per la durata di 2 anni e 6 mesi, a Norberto Tonini, con inizio il 1° settembre 2013 e termine il 29 febbraio 2016, quando a succedergli venne chiamato, per la duata di 4 anni, a decorrere dal 1° marzo 2016, Walter Toniati che, di recente, a poco più di metà mandato, ha comunicato di recedere dal contratto per ragioni personali.

A breve, dunque, l’ente di ricerca di Borgo Grotta Gigante sceglierà il sesto direttore generale del settennio di presidenza Pedicchio.

Se la media statistica ha un fondamento, fra poco più di un anno arriverà anche il settimo dg ma, forse, per quella data potrebbe essere scaduto il secondo e non più rinnovabile mandato alla guida dell’Ogs della professoressa Pedicchio che - salvo possibili sorprese - dovrà così accontentarsi del primato da Guinness testé stabilito. Che difficilmente potrà essere superato o, quantomeno, eguagliato nella storia futura degli enti di ricerca. Sia italiani che stranieri.

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