Giornale on-line fondato nel 2004

Sabato, 13 Dic 2025

Sono quattro le specie di avvoltoio viventi in Italia considerate a rischio estinzione: capovaccai, avvoltoi monaci, grifoni e gipeti, che soffrono della riduzione dell’habitat naturale e della scarsità di prede.

Ma per due di queste specie (grifoni e gipeti) una buona notizia è arrivata dal Parco Natura Viva di Bussolengo alla vigilia della Giornata Internazionale degli Avvoltoi: gli sforzi di reintroduzione e conservazione stanno dando dei risultati.

“In Italia le coppie nidificanti di grifone stanno aumentando”, spiega Fulvio Genero, coordinatore scientifico del progetto “Osservati Speciali”, che dal Friuli-Venezia-Giulia monitora da più di un ventennio l’unico punto di alimentazione dell’arco alpino italiano.

“Le ultime osservazioni indicano la presenza nel nostro Paese di circa 250 coppie nidificanti di questa specie, con una tendenza positiva in Sicilia, Sardegna e Abruzzo. Un trend che possiamo confermare anche dai dati che provengono proprio dal Lago di Cornino (UD), dove il 2020 è stato un anno particolarmente positivo: la zona di nidificazione intorno al carnaio si è allargata fino a raggiungere l’alta montagna e sulle pareti rocciose delle Alpi Carniche sono stati 44 i giovani involati in questa stagione, contro i 33 di quella scorsa. Stesso vale per il numero di coppie: dieci in più dell’anno scorso e un po’ meno inclini a scendere per rifocillarsi delle carcasse che offriamo loro, segno evidente che sono in grado di trovare cibo in maniera più autonoma”.

Fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi che abitano, tutte e quattro le specie di avvoltoio permettono agli ambienti naturali di mantenersi salubri, rimuovendo gli animali morti che potrebbero diffondere malattie e infezioni.

“Anche per il gipeto arrivano ottime notizie”, aggiunge Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva di Bussolengo, che, solo negli ultimi 14 mesi, ha reintrodotto in natura due esemplari in partnership con la Vulture Conservation Foundation.

“Nel 2019, sono state 15 le coppie censite sulle Alpi Italiane a fronte delle 63 totali, in una stagione che ha segnato il record di coppie e di giovani a conferma di un trend che vede la popolazione alpina in crescita esponenziale”.

L’auspicio è che a breve giungano notizie incoraggianti anche per il capovaccaio, grande migratore verso il continente africano, e per l’avvoltoio monaco che, allo stato, non nidifica più in Italia.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI

empty alt

L’Opec sul petrolio gioca al ribasso

Sembra che l’Opec sia tornata al passato, ai primi anni Dieci del nuovo secolo, quando...
empty alt

UniPi celebra il bicentenario della istituzione della cattedra di Egittologia

A Pisa 200 anni fa, per la prima volta al mondo, l’Egittologia faceva il suo ingresso in un’aula...
empty alt

Giornata Mondiale dei Diritti Umani 2025: il ruolo delle scienziate

Diverse donne di scienza, in epoche e discipline differenti, hanno unito ricerca e impegno per i...
empty alt

“L’ombra del corvo”, film struggente, inquietante, a tratti spaventoso

L’ombra del corvo, regia di Dylan Southern, (titolo originale The Thing with Feathers, tratto dal...
empty alt

La seconda missione dell’ivacaftor, farmaco finora attivo contro la fibrosi cistica

Nel mondo della medicina di precisione l’ivacaftor, uno dei primi farmaci approvato contro la...
empty alt

Anci e Legambiente al Governo: stanziare maggiori fondi per demolizione immobili abusivi

Come emerge dall’indicatore sull’abusivismo edilizio curato dall’Istat in collaborazione con il...
Back To Top