La storia della rete vede protagonisti uomini e donne. Era il 29 ottobre 1969, quando da un Pc collegato con quattro università americane è partito il primo messaggio fra computer: la rivoluzione di Internet era iniziata.
La comunicazione è stata inviata attraverso la rete ARPAnet, un progetto universitario finanziato dal Dipartimento della Difesa statunitense a scopo militare.
Internet è stata la sua evoluzione a scopi civili: una rete di telecomunicazioni ad accesso pubblico che connette dispositivi in tutto il mondo, nata nei primi anni Ottanta quando le tecnologie che costituiscono la sua base hanno cominciato a diffondersi in tutto il globo.
Nel corso degli anni Novanta, la sua popolarità è divenuta massiva in seguito al lancio del World Wide Web (W.W.W.), uno dei principali servizi di Internet, che permette di navigare e usufruire di contenuti collegati attraverso i link e di servizi accessibili agli utenti della rete.
Tra le protagoniste di Internet spicca la matematica statunitense Radia Perlman (1951), considerata una delle maggiori esperte mondiali nell'ambito del software design e dell'ingegneria informatica.
Ha infatti inventato lo “Spanning Tree”, uno dei protocolli che hanno reso possibile la realizzazione della rete e le è valso il soprannome di “mamma di Internet”, una definizione che non le è mai piaciuta: “Ho sicuramente dato un considerevole contributo, ma nessuna tecnologia, né alcuna persona, da sola, avrebbe mai potuto far nascere la rete”.
Per saperne di più sulle protagoniste delle nuove tecnologie: “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie", pag. 250, € 16, Ledizioni, Milano 2020. In libreria e on-line anche in versione e-book a € 6.99.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice su " Donne e scienza", collabora con l'Università delle donne di Milano
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