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Martedì, 19 Mar 2024

La sua è una storia fatta di conquiste e determinazione contro tanti pregiudizi. È stata l’unica tra le matematiche italiane ad essersi formata nell’ambiente del “Circolo matematico di Palermo”, ed è stata la prima siciliana a salire su una cattedra universitaria di ruolo.

Nata a Palermo il 10 febbraio 1886, Pia Nalli nel 1920 vinse il concorso per la cattedra di Analisi infinitesimale all’Università di Cagliari - unica donna di otto concorrenti - dove restò sei anni. Ottenne poi il trasferimento presso l’Università di Catania, dove sarebbe rimasta fino alla fine della sua carriera, malgrado il fortissimo desiderio di ritornare nella sua città natale.

Durante la sua docenza ha dovuto spesso fare i conti con un ambiente ancora troppo poco propenso a riconoscere ruoli autorevoli a una donna. Esemplare è quanto scrisse in un esposto al Ministro il 12 maggio 1928, attraverso il quale denuncia la forte prevaricazione del preside della Facoltà di Scienze, il fisico Michele La Rosa: “L’ultimo ritrovato della facoltà di Palermo per demolirmi, come risulta da lettera direttami dal professore La Rosa, è che io non sarei in grado di tenere la disciplina, perché, la scolaresca di Palermo essendo numerosa, per tenere la disciplina occorrono, secondo la frase del detto professore la Rosa, delle solide qualità virili. Protesto contro tale asserzione: la disciplina l’ho sempre tenuta, e se mai mi si può rimproverare di essere troppo dura. Per tenere la disciplina non occorre fare a pugni con gli studenti: occorre e basta non essere ridicoli. Ed io non sono ridicola né come donna né come professore”.

Nel necrologio che le ha dedicato il grande matematico Gaetano Fichera, si legge tra l’altro: “La Sua aspirazione ad insegnare nella Sua città natale, Palermo, venne sempre frustrata e fu per lei motivo di grande amarezza vedersi preferire matematici di statura ben diversa dalla Sua. Ritiratasi dall'insegnamento, non ebbe dalla Facoltà di Catania, che per trenta anni Ella aveva servito, il riconoscimento della proposta di nomina a Professore Emerito. Ma anche in campo nazionale Pia Nalli fu lasciata nel più completo oblio. Nessuna Accademia pensò di accoglierLa mai fra i suoi membri, mai fu chiamata a giudicare un concorso universitario (...), mai ebbe un incarico di distinzione e di prestigio. D'altra parte Ella possedeva l'orgoglio dell'autentico scienziato di razza, che Le impediva di mendicare i riconoscimenti e le cariche".

Tutto ciò, malgrado una produzione scientifica di grande rispetto. Da qualche anno Palermo non dimentica di celebrare la sua illustre cittadina.

Per approfondire sulle grandi matematiche: “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie", Ledizioni, Milano 2020.

Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
facebook.com/scienziateneltempo/

 

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