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Mercoledì, 01 Mag 2024

Perché mi sto occupando tanto del Rapporto Ichese? Potrei rispondere che è un caso "emblematico" di come decisioni importanti vengono prese nel nostro Paese. Spesso sull'onda di emozioni, umanamente comprensibili, anche se lontane da elaborazioni razionali. Potrei affermare che le informazioni disponibili sono talmente farraginose che viene spontaneo, anzi appare doveroso porsi delle domande e cercare risposte.

 

Niente di tutto questo. Mi occupo di Ichese per fatto personale.

Premetto che considero scontato e ragionevole che cittadini, singolarmente o in maniera organizzata, possano opporsi ad attività che vengano svolte o che si proponga di realizzare nel loro territorio senza una preliminare comunicazione completa ed efficace e il conseguimento di una qualche condivisione.

Sono anche consapevole che i politici, per definizione alla ricerca del consenso, avallino prese di posizione anche emotive e che addirittura debbano cambiare idea con grande rapidità su temi della convivenza civile.

Sono cose che non scandalizzano, alle quali ci siamo dovuti tutti più o meno abituare.

Sono i "difetti" della democrazia ma la democrazia é imprescindibile.

Solo il metodo scientifico nato con Galileo non può essere modificato a seconda dei casi e adattato alle necessità del momento, ai gusti delle persone o del loro tornaconto.

Le decisioni politiche, benché necessariamente frutto di compromessi, devono essere rispettate.

Invece l'evidenza scientifica può, anzi deve essere sempre messa in discussione, non per motivi occasionali o interessi personali ma perché il dubbio e la verifica sono l'essenza stessa del metodo galileiano.

Su questo punto qualunque serio ricercatore non sarà mai disposto a transigere, come non sarà assolutamente più disponibile a fungere da capro espiatorio per manchevolezze altrui. E non saranno tre o quattro personaggi propensi alla diffamazione, con squallidi interessi privati da difendere e scarse basi scientifiche, che riusciranno a fermare il naturale sviluppo delle cose.

La proposta (ripeto: la semplice proposta) di fare un deposito di gas a Rivara è stata considerata, dall'attimo immediatamente successivo al terremoto del 20 maggio 2012 in Emilia, come la  causa scatenante della sequenza sismica.

In maniera calunniosa si è poi cercato addirittura di affibbiarmi responsabilità sulla base di un mio intervento fatto nel giugno di quattro anni prima a Mirandola dove proposi, su invito del Governo, un sistema di monitoraggio della zona. Monitoraggio, sia chiaro, a garanzia della sicurezza dei cittadini e che avrebbe fornito dati di grande interesse scientifico data la peculiarità geodinamica della zona

Sono  solo due le conclusioni dell'Ichese comprensibili a tutti:

1. Il deposito a Rivara non può aver influenzato in alcun modo la sismicità semplicemente perché si tratta solo di un progetto: pacchi di carta!

2. È assolutamente necessario creare un sistema di monitoraggio della zona. Con sei anni di ritardo rispetto alla mia proposta! Anni di dati che sarebbero stati preziosissimi. Chi ha impedito che si facesse, si dovrebbe almeno scusare!

Si è addirittura arrivati a sostenere che se si fosse realizzato il monitoraggio si sarebbe poi realizzato anche il deposito. Invece il monitoraggio serviva prima di tutto a prendere una decisione definitiva proprio sulla realizzazione del deposito. Si è, poi, sostenuto che i dati forniti dal sistema di monitoraggio sarebbero stati del tutto inutili.

E tutto questo non da parte dei cittadini contrari al deposito, ma da parte di sedicenti esperti in cerca di visibilità e di qualche guadagno.

Aspetto con ansia i risultati della nuova Commissione, per vedere quale monitoraggio miracoloso proporranno e quali dati mirabolanti sarà in grado di fornire.

Comunque i sedicenti esperti, anche se dispongono di qualche titolo accademico, dovrebbero  subire le conseguenze di questo colpevole  ritardo. Forse, fra tante commissioni, se ne potrebbe formare una (veramente indipendente) di persone capaci, che studino che cosa è veramente successo e quali sono gli scopi e gli interessi degli attori di tutta questa vicenda.

Ricordo anche che la proposta di fare un deposito di gas a Rivara è del Ministero dello Sviluppo Economico, con il concorso del Ministero dell'Ambiente. Una proposta fortemente sostenuta e incoraggiata a suo tempo da entrambi i Ministeri e che riguarda anche circa un'altra dozzina di località da sfruttare allo stesso modo. Lo scopo è strategico: avere disponibili riserve consistenti di gas in caso di situazioni critiche imprevedibili.

Adesso lo stesso Ministero ha un atteggiamento amletico: scopre con una sua commissione che le estrazioni petrolifere forse provocano terremoti ma anche che, forse, non li provocano. Vedremo che cosa deciderà di fare e sopratutto, se vorrà mantenere i depositi,  come e con chi affronterà le popolazioni giustamente contrarie, dopo tanta confusione.

Leggendo il Rapporto Ichese trovo profondamente scorretto che sia scritto in un linguaggio molto tecnico, con numerose tabelle e figure pessimamente spiegate. Come se volutamente le cose non dovessero risultare troppo chiare.

Un simile Rapporto ha avuto e avrà un impatto importante su un gran numero di persone, che non hanno una preparazione specialistica ma che sarebbero benissimo in grado di capire i problemi, con spiegazioni adeguate.

Credo anche che sia noto che non tutti i nostri concittadini conoscano la lingua inglese ed è certo che la cosa non può limitarne i diritti. Un Ministero italiano, una commissione con  tre membri italiani non sono stati in grado di fornire il testo originale in italiano?

Si faranno traduzioni che magari consentiranno poi a qualcuno di dire di essere stato male interpretato ...

Trovo quindi incongruo il testo, non solo nei suoi contenuti, ma anche nella sua forma e qualità.

Il fatto che il Rapporto sia stato tenuto "segreto" per tanto tempo forse è dovuto proprio a questo: chi di dovere faceva fatica a capirlo! E sono convinto, da quello che sento e leggo, che tutt'ora le cose a molti "decisori" siano rimaste incomprensibili.

Se si avesse il coraggio di ammettere queste assurdità apertamente ci sarebbe un forte recupero di credibilità!  Invece ho letto discorsi ridicolmente trionfalistici da parte di qualche politico che addirittura ha rivendicato che è stato grazie al suo impegno che il deposito di Rivara non è stato realizzato.

Ragioniamo un attimo. Le stesse persone che inizialmente hanno indicato nel deposito di Rivara la causa delle scosse del 2012 adesso si vantano di averne impedito l'attuazione!

Se sai che il deposito semplicemente non c'è, perché tu stesso ne hai impedito la creazione anni prima che si verificasse il terremoto,  perché, dopo il terremoto,  fai una commissione per capire se il deposito che non c'è abbia in ogni caso prodotto scosse sismiche?

Bisogno di una lunga vacanza?

Consiglierei il monastero francescano della Verna, luogo bellissimo in provincia di Arezzo. Aria buona, semplice cibo sano e prezzi bassissimi (i rimborsi regionali mi dicono che non siano più quelli di una volta). Il luogo ispira serenità, riflessione e, sopratutto, modestia. Forse anche senso del ridicolo ... ma non è garantito.

In queste situazioni, personalmente seguo una regola banale che consiglio a tutti: quando qualcuno mi spiega qualcosa che, pur stando attento, non riesco a capire, mi convinco che chi spiega non ha idee tanto chiare o che semplicemente non vuol farsi capire. E credo che questo sia applicabilissimo al caso in questione.

Se si conclude dicendo "che non si può escludere ma non si può provare", si rinuncia al metodo scientifico. Onestà sarebbe dire: non è possibile rispondere a questa domanda. E proporne una riformulazione.

Sia chiaro in ogni caso che non è obbligatorio seguire la logica scientifica: da noi pullulano guaritori, indovini, inventori di oggetti miracolosi ... Non è vietato dalla legge anche seguirne i consigli ...

Per capire compiutamente la vicenda si deve tener presente anche il contesto.

Se nel 2012 non ci fossero state vittime e crolli, tutta questa discussione non ci sarebbe stata.

In altre parole, se gli edifici fossero stati costruiti secondo le ben note norme costruttive adesso si ricorderebbe al più una gran paura.

Questa è l'unica ragione per affannarsi nella ricerca di cause non molto realistiche: fracking, Rivara et similia,

Sarebbe, a mio avviso, molto più giusto discutere di tecniche costruttive antisismiche.

Chi avrebbe dovuto occuparsene? Chi doveva fare i controlli? A chi compete decidere in materia di sicurezza? E potremmo continuare.

Invece stiamo dibattendo di cose che non possono essere né provate né smentite: il Cavone che provoca prima una scossa a 20 km di distanza, poi un'altra vicinissima.

Onestamente, chi ci crede?

E ancora una volta, di fronte a vittime e danni facilmente evitabili, si è trovato un capro espiatorio: il petrolio del Cavone!?! E a qualcuno fa comodo far finta di crederci!

Come ho già detto in altre circostanze, i membri della Commissione Ichese, pur essendo persone rispettabilissime, a mio avviso, non hanno le esperienze necessarie ad affrontare un problema come quello posto. Infatti, si tratta di un problema di fisica, che coinvolge il ruolo dei fluidi nell'evoluzione della sorgente sismica: problema complesso, che annovera ben altri esperti.

Lettere diffamatorie nei miei confronti, spedite a dritta e a manca, delle quali vengo sistematicamente informato,  non fanno che rafforzare ulteriormente le mie opinioni.

E non intendo fare passi indietro ... anzi!

Un aspetto che mi ha colpito del Rapporto Ichese è l'attenzione dettagliatissima dedicata al Cavone e l'impegno molto blando dedicato allo sfruttamento dell'energia geotermica nel ferrarese.

Eppure, come ormai sembra accertato, è tutt'altro che ovvia l'indipendenza fra l'estrazione geotermica e l'attività sismica!

Accettando per buoni i discorsi che sedicenti esperti fanno sulla cosiddetta "sismicità indotta", bisognerebbe preoccuparsene e anche molto!

Inoltre tutti ricordiamo che il 5 giugno 2012, in una conferenza stampa da Palazzo Chigi, l'allora Presidente del Consiglio Mario Monti previde una forte scossa, proprio a Ferrara: quella che passò alla storia come l'attivazione del "terzo segmento".

Qualcuno, "molto esperto e fantasioso", l'avrà consigliato a decidere un allarme simile ... ci saranno state ragioni serie per pensare ad una simile drammatica evenienza anche se sono rimaste nascoste.

E allora, per il principio di precauzione, non è meglio abbandonare progetti dei quali non sono noti i possibili esiti?

Oppure si può pensare che al Presidente Monti hanno fatto uno scherzo? Come in una famosa trasmissione televisiva dove, però, alla fine gli autori dello scherzo si mostrano, si abbracciano e si complimentano con la vittima dello scherzo.

Chissà se poi l'algido Mario Monti si è abbracciato con gli autori dello scherzo, cioè con coloro che gli hanno propinato una simile panzana? Non credo. Penso che qualcuno gli abbia spiegato che allarmi eventualmente dovevano essere lanciati dopo la prima scossa e non una settimana dopo la seconda, ormai "a cose fatte". Nessuno si è ancora azzardato a spiegare l'arcano. Per paura di una brutta figura o di qualcos'altro?

Eppure Il Foglietto ha già fatto questa legittima domanda da tempo. Attenti perché Il Foglietto è molto più letto di quanto non si creda o di quanto si voglia far credere.

La lettura dell'Ichese non ha consentito di capire perché nel dopo-terremoto a Minerbio (Stogit), al Cavone (Gasplus) e a Casaglia (Hera) ci si è comportati in maniera diversa. Penso che ci sia una logica e sarebbe interessante conoscerla.

Indicazioni dalla Commissione Grandi Rischi non sono arrivate, perché non si è riunita. Tutto, mi dicono, è tenuto riservato. Sembra che non esistano verbali delle riunioni e delle audizioni Ichese o che siano secretati. Si dice che il coordinatore della sezione sismica abbia partecipato attivamente alle riunioni e alle decisioni. A che scopo? Quali sono stati i suoi contributi?

Perché Paolo Gasparini è membro sia dell'Ichese che della nuova commissione, quella che darà le linee guida? Mancanza di esperti di un certo tipo?

Perché è tutto così incomprensibile e confuso? Cosa si sta cercando di nascondere? Di che cosa si ha paura?

Eppure era stato ripetuto come un mantra: comunicazione, comunicazione, comunicazione, trasparenza, trasparenza, trasparenza.

Si aspetta che il tempo passi e che la gente cominci a pensare ad altro? I mondiali in Brasile?

Le vacanze: mare o montagna?

Intanto, secondo Il Resto del Carlino di ieri, 1800 nostri concittadini emiliani le vacanze le stanno facendo nei container: non credo che riescano a pensare ad altro.

A voler essere malevoli, si potrebbe pensare che le conclusioni Ichese siano state decise prima di scrivere il lungo testo giustificativo ma sostanzialmente incomprensibile e senza alcun contenuto originale. Sembrerebbe messo insieme solo per giustificare in qualche modo le conclusioni! A voler esser ancora più malevoli si potrebbe pensare che l'Ichese avesse sopratutto lo scopo di far scordare le responsabilità vere ... peraltro apparentemente riuscendoci.

Ma non si deve esser malevoli, non si deve pensar male perché "a pensar male si fa peccato".

Voglio dire anche questa: dall'esterno si è avuta la sensazione che si sperasse di buttare tutte le colpe su Rivara: è risultato evidente, con la delusione di qualcuno, che non era assolutamente possibile incolpare qualcosa che non esisteva.

Comunque nasce un problema: se a Rivara non doveva essere realizzato il deposito per la pericolosità sismica della zona come mai il deposito di Minerbio, il più grande in Europa, nella stessa zona sismica non è stato ancora chiuso? Forse perché non ha risentito minimamente delle scosse del 2012? Ma se non è successo niente a Minerbio perché avrebbe dovuto succedere qualcosa a Rivara?

E, visto che siamo in argomento, è vero che, a causa di ciò che sta succedendo in Ukraina, il gas nei pochi depositi disponibili viene già sovrapressurizzato per metterne di più? Ma, proprio per quello che dice Ichese, non è pericoloso?

Inoltre, se il Ministero dello Sviluppo Economico accetta che il deposito di Rivara non venga fatto e che, conseguentemente e necessariamente, tutti i depositi funzionanti e progettati debbano essere azzerati, ci si chiede se questi depositi siano realmente utili o se siano semplicemente un capriccio di qualcuno.

Vorrei concludere con una considerazione di "carattere generale".

Si fanno da persone "preparate", in questi ultimi tempi, distinzioni fra terremoti innescati, indotti, provocati, triggerati (anglicismo da trigger, grilletto: si pronuncia triggher e triggherato). C'è chi si sente in grado di individuare l'ultimissima spintarella, un vero e proprio battito d'ala di farfalla, che provoca terremoti di magnitudo 6 che hanno una superficie di faglia estesa, certo non trascurabile.

Anch'io voglio dare il mio contributo a questo fondamentale tema. Ho raggiunto una conclusione di carattere generale che mi procurerà gloria e ricchi premi. Voglio annunciarla oggi a tutti perché non bisogna tenere i risultati nel cassetto.

Eccola: “C’è sempre un’ultima goccia che fa traboccare il vaso”.

*Geofisico.

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