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Venerdì, 26 Apr 2024

Viviana Bruschi del Resto del Carlino di Modena ha raccolto e pubblicato il 30 ottobre scorso uno sfogo di Anna de Prisco madre di Giordano Visconti, trentenne, morto sotto le macerie di uno dei capannoni crollati il 29 maggio 2012 a seguito della seconda scossa di magnitudo ~6 nella Bassa Emiliana.

 

La Signora Anna dice: "Ogni giorno è più amaro del giorno prima. È vergognoso perdere i figli sul luogo di lavoro. Non dovevano aprire le aziende ... in attesa di capire qualcosa di più. Se i nostri figli fossero morti il 20 maggio, giorno della prima quanto inaspettata scossa, sarebbe stato davvero il destino, dopo no, dopo non si può incolpare il caso. Le loro sono state 'morti annunciate' che si potevano evitare. No, non ci fermeremo qui, andremo avanti".

La Signora Anna si sente abbandonata dalle istituzioni perché sembra che la Procura non abbia ravvisato colpe e che un'archiviazione sia imminente.

Ma ha drammaticamente e completamente ragione: dopo la scossa del 20 maggio, anch'essa di magnitudo ~6, era assolutamente doveroso che la Commissione Grandi Rischi (Cgr) si riunisse, comunicasse con forza la possibilità di un'altra forte scossa a breve, più o meno nella stessa zona  epicentrale della prima, e indicasse con cura alla Protezione Civile le misure cautelari da prendere.

È sempre stato così in Italia. I casi più recenti: Belice 1968, Friuli 1976, Irpinia 1980, Umbria 1997, L'Aquila 2009: a una scossa di quella entità ne è sempre seguita una, se non due, dello stesso ordine di grandezza, comunque abbastanza forti da generare problemi.

La Cgr si doveva riunire tempestivamente e dare le doverose indicazioni alla Protezione Civile, assumendo, per stare sul sicuro, l'evoluzione peggiore. Del resto, la Cgr è stata creata apposta. Non era difficile operare bene: bastava avere una conoscenza anche minima della sismicità italiana. Invece la Cgr non si riunì.

Per la prima volta da quando, all'inizio degli anni '80, fu creata da Zamberletti, la Cgr non si è riunita dopo un terremoto non fortissimo ma certamente tutt'altro che trascurabile.

Perché non si riunì?

Circolano voci sgradevoli, che certamente aumenteranno la rabbia della Signora Anna.

La più insistente è che il coordinatore della sezione sismica della Cgr, che assurdamente risiede all'estero con passaporto straniero, fosse impegnato in quei giorni in estremo oriente per certe sue attività di consulenza per importanti aziende di Assicurazioni. Non è un caso che in più occasioni si è espresso favorevolmente sulla necessità di rendere obbligatoria l’assicurazione sulla casa!  Per le Assicurazioni in Italia sarebbe come fare "bingo"; per noi italiani, un'ulteriore tassa sulla casa dopo aver pagato balzelli di ogni tipo, dall’Imu, all’Ici alla Tasi.

Altri della Commissione sembra che fossero impegnati a magnificare uno strumento di loro invezione, approfittando della visibilità che viene dal far parte della Cgr. E poi altre storiacce ancora ... Storiacce che spero non siano vere e che forse non sono vere, anzi che voglio credere false!

Ma nessuna giustificazione plausibile è stata ancora data per quella gravissima omissione, che ha fatto sì che tutti tornassero alle loro attività, dove appunto si trovavano le vittime il 29 maggio, al momento della seconda scossa di magnitudo ~6.

Si è cercato con grande impegno di distrarre l'attenzione da questa nefasta trascuratezza facendo spostare l'attenzione sulla ricerca delle cause delle due scosse con risultati a dir poco grotteschi.

Si è inventato di tutto e di più: l'estrazione petrolifera in località Cavone, che avrebbe provocato un sisma a una ventina di km di distanza è stata la più pubblicizzata.

Poi ci si è attaccati al fracking (frantumazione di rocce per ricavarne gas), addirittura sospettato di essere praticato con il favore delle tenebre pur sapendo che nella Bassa le rocce non hanno caratteristiche fisico-chimiche tali da rendere il fracking una tecnologia vantaggiosa.

La causa più ridicola suggerita è indubbiamente il deposito di gas a Rivara: un progetto incompiuto, cioè carta e idee, che provocherebbe i terremoti!
Tutte cause vergognose e patetiche, indegne di un Paese avanzato.

Si è tentata anche la carta della Mappa di Pericolosità Sismica, che avrebbe sottovalutato la sismicità emiliana. Poi i consiglieri e i funzionari hanno scoperto che non solo non era vero ma che la mitigazione del rischio sismico è compito esclusivo della Regione stessa, come recita il titolo V della Costituzione. E allora consiglieri e funzionari regionali sono tornati a dedicarsi ai lauti rimborsi, che allegramente si attribuivano come Il Resto del Carlino da tempo racconta con particolari "divertenti".

Qualcun altro era già molto impegnato a  dare una mano a un fratello senza farsene troppo accorgere, attività che richiede impegno e che lascia evidentemente poche energie per i problemi dei cittadini.

Nessuno che si sia preoccupato del dolore terribile della Signora Anna e dei familiari di tutte le altre vittime. Nessuno che finora si sia dato da fare per mettere in luce le responsabilità gravissime del gruppo di "esperti" che compongono la Cgr, sostenuti da politici anch'essi gravemente in difetto nei loro doveri di amministratori.

Ma la scusa più vergognosa e inaccettabile è stata affermare che la Cgr non si sarebbe riunita il 20 maggio del  2012 per la paura di incorrere nei rigori della legge a causa del processo in corso a L'Aquila!

Pura ignoranza: alla riunione del 31 marzo 2009 a L'Aquila, Selvaggi ed io presentammo mappe e documenti dai quali appariva in tutta evidenza l'altissima pericolosità sismica dell'Abruzzo e dell'Aquilano tanto che il Sindaco, massima autorità di Protezione Civile nella sua città, chiese lo stato di emergenza il giorno dopo! E questo proprio sulla base delle nostre indicazioni, come dichiarò nella sua testimonianza durante il processo e immediatamente dopo in una intervista televisiva. E come è apparso in tutto il suo splendore chiarificatore di prova certa nel Processo d'appello!

Dopo la scossa aquilana del 6 aprile, la Cgr di allora è stata praticamente sempre riunita per alcune settimane come è assolutamente doveroso fare in questi casi. Fu tra l'altro affrontato con successo il pericolo di crollo della diga di Campotosto. Sismologi e tecnici Ingv, a turno, sono stati inoltre a L'Aquila per mesi, a supporto tecnico delle operazioni di protezione.

Ma il momento più vergognoso è stato vedere l'8 giugno 2012, una decina di giorni dopo la seconda scossa, l’allora Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, il massimo potere esecutivo di uno dei Paesi più sviluppati al mondo, preconizzare in diretta televisiva una scossa disastrosa a Ferrara, quando un qualunque modesto sismologo avrebbe potuto, sulla base dei dati registrati e disponibili, affermare che ormai la sequenza sismica era sostanzialmente conclusa o che, in ogni caso, si andava sviluppando nella direzione opposta a quella di Ferrara. Monti ebbe la prontezza di "ringraziare" coloro che lo avevano indotto a un simile exploit ... Mi hanno detto che, a posteriori, è ancora disgustato da quell'episodio. A posteriori!

Perché un'assurdità simile?

Un altro tentativo di far dimenticare l'omissione imperdonabile compiuta sperando in una scossa nel ferrarese che avrebbe forse rivalutato gli "esperti"?
Da non sorvolare, poi, che nei giorni successivi si tentò di far passare una piccola scossa in mare al largo di Ravenna come la scossa prevista nel ferrarese ... Anche questo può essere letto sul Resto del Carlino di quei giorni.

Perché i membri della Cgr sono ancora al loro posto? Perché lasciandoli alla Cgr si mette a rischio inutilmente la sicurezza di noi cittadini?

Semplifichiamo: tutti a casa! ASAP!

*Geofisico

Post scriptum

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