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Giovedì, 25 Apr 2024

Enzo BoschiMi è stato fatto arrivare un comunicato stampa del Comune di Modena, datato 9 maggio 2011 (sì, 2011), in cui veniva annunciato un convegno per l'11 dello stesso mese, avente come tema e scopo quello di "snellire la normativa sismica".

Questo accade poco più di un anno prima delle due scosse del 2012, che - come molti ricorderanno - provocarono numerose vittime e un notevole danneggiamento nella Bassa Emiliana.

Lo scopo del convegno, secondo quanto si legge sul comunicato è quello di far sì che "l'Emilia-Romagna rimanga un riferimento d'eccellenza nelle norme antisismiche".

Per rispetto delle vittime e di coloro che, numerosi, vivono ancora in condizioni estremamente disagiate, non farò ironie su un'affermazione tanto grottesca!

Insieme al comunicato ho ricevuto anche la locandina del convegno dalla quale si evince che ben due Assessori vi hanno partecipato: il primo, Assessore del Comune di Modena alla pianificazione e gestione del territorio, ha aperto i lavori; l'altro, Assessore regionale alla Protezione Civile, li ha conclusi.

Non mi è dato sapere ovviamente che cosa fu detto durante quel convegno. Ho cercato di informarmi ma è rimasto un mistero: i miei interlocutori o non ricordano o non vi hanno partecipato!

Comunque, il titolo dell’evento, avendo in mente quello che succederà un anno dopo, è come minimo agghiacciante. Vergognosamente agghiacciante!

Non si può quindi non interpretare in maniera nuova tutto quello che è successo dopo le due scosse. Affermazioni del tipo: "la mappa di pericolosità sismica sottovaluta la sismicità emiliana". Ma come, l'Emilia-Romagna è il "riferimento d'eccellenza ..." e non si è accorta che la mappa sottovalutava? Eppure dispone pure di una Commissione Grandi Rischi regionale ... a onor del vero scomparsa misteriosamente dopo le scosse ... almeno non se ne ha più notizia. Per curiosità: quanto è costata alle Casse Regionali? Mi auguro decisamente meno dei costi di "Rimborsopoli"...

Altra affermazione: "il progetto di un deposito di gas a Rivara è responsabile dei terremoti". E qui siamo al teatro dell'assurdo: un progetto, cioè carta e idee, che provoca terremoti! Non s'era mai sentito! Non solo, ma l'Assessore Regionale alla Protezione Civile vanterà il fatto di aver impedito la realizzazione del progetto, che però poi viene indicato come sismogenetico.

E la logica? Prima impedisci che venga fatto il deposito e poi lo fai passare come generatore di sismi?

Non ci si può credere! Eppure può essere documentato.

In ogni caso, esistono al mondo circa 700 depositi di gas operativi anche in zona sismica e nessuno ha mai generato terremoti.

Sul Foglietto abbiamo già parlato molte volte di altre due fantastiche ed inedite cause dei terremoti emiliani: il fracking "sviluppato con il favore delle tenebre" e il Cavone, modesto pozzo petrolifero, in grado di generare terremoti a 20 km di distanza: una delle cose più stupide mai affermate da gente, apparentemente esperta, pagata dalla collettività (speriamo sempre meno delle cifre apparse in Rimborsopoli). Ma di questo parleremo ancora ...

Ritorniamo al convegno dell'11 maggio 2011, un anno prima delle scosse, e guardiamo attentamente la locandina.

A me sembra di vedervi disegnata la struttura di un capannone industriale. Forse è suggestione: ma mi par di vedere proprio la rappresentazione di quei capannoni costruiti recentemente e che il 29 maggio del 2012 crollarono ignominiosamente, provocando la maggior parte delle vittime ...

Non mi piace infierire e, quindi, non mostrerò un'altra locandina di un altro convegno, tenutosi a Bologna successivamente alle scosse del 2012 con lo stesso Assessore alla Protezione Civile, sull'intenzione di rivedere la mappa di pericolosità sismica, almeno per l'Emilia-Romagna.

Altra cosa "misteriosa" o incomprensibile: il faro, "l'eccellenza delle norme antisismiche" sente di dover rivedere la mappa una decina di anni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale? Un po' di ritardo o molta ignoranza?

Comunque, molte volte si è sentito parlare di una revisione della mappa di pericolosità sismica. Forse gli edifici nuovi e antichi sono già stati ristrutturati secondo la mappa esistente? E quindi si passa a indicazioni più raffinate? Speriamo perché se così non fosse gli amministratori pubblici sarebbero giustificati nel voler rimandare ulteriormente l'adeguamento degli edifici, aspettando la nuova versione! Che, e lo posso affermare con cognizione di causa, sarà complicato trasformare in legge.

Mi viene anche un sospetto: ho letto che il sito del deposito delle scorie nucleari sarà scelto in base alla mappa di pericolosità sismica, senza ulteriori studi sismologici. La scelta del sito è stata recentemente rimandata. Anche in questo caso, prima di prendere decisioni, si aspettano nuove versioni?

*Geofisico

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