Giornale on-line fondato nel 2004

Venerdì, 03 Mag 2024

Il 20 maggio 2012, nella Bassa Emiliana si verificò un sisma di magnitudo 6, che provocò vittime e un vasto danneggiamento. Con grande generosità la popolazione riprese immediatamente tutte le attività possibili. Il 29 maggio ci fu un'altra scossa, più o meno della stessa entità, che provocò un numero considerevole di vittime.

Quello che lascia tuttora perplessi è che la massima autorità esecutiva del Paese, il Presidente del Consiglio dei Ministri, una decina di giorni dopo la seconda scossa, in diretta televisiva dichiarò che c'era una significativa probabilità che di lì a poco si verificasse un terremoto devastante nel Ferrarese. Una vera e propria previsione vista l'ufficialità massima di chi l'aveva pronunciata. Per fortuna, destituita di ogni fondamento.

Il Presidente era stato convinto a una siffatta inconsueta e incongrua previsione dagli "esperti" della Commissione Grandi Rischi (CGR), che nella diretta televisiva furono ringraziati. 

Appare, quindi, drammaticamente incomprensibile perché nessun allarme venne dato immediatamente dopo la prima scossa. Sarebbe bastato anche il semplice buonsenso, visto che da noi una forte scossa è sempre seguita da scosse altrettanto forti o quasi.

Una gravissima ed incomprensibile omissione! 

Tante volte ho scritto di questo sul Foglietto.

Ritorno sull'argomento perché, forse, ci può aiutare a precisare meglio i termini di questa assurda incongruenza un libro uscito recentemente "Prevedibile/imprevedibile" (Rubettino, ed. 2015).

Uno degli autori, membro della CGR, conclude una dotta disamina sulla previsione dei terremoti, affermando che "durante una crisi sismica non si dovrebbe sottovalutare il 'rischio possibile' e in ragione di ciò si dovrebbero adottare comportamenti adeguati". Perché allora nella crisi sismica emiliana, immediatamente dopo la prima scossa, quella  del 20 maggio 2012, non furono messe in pratica queste sante parole?

Addirittura, nello stesso testo si disquisisce di una "fenomenologia da molto tempo nota agli scienziati competenti che permette ... una concreta ... capacità previsionale. Grazie ad essa l'attuale CGR ha previsto nel gennaio 2012 un forte aumento del tasso di terremoti potenzialmente distruttivi ... aumento che si è infatti verificato con il suo culmine nella sequenza sismica emiliana del 2012".

Ma come, "scienziati competenti" già da gennaio sapevano che nella Bassa Emiliana si sarebbe verificato un "forte aumento del tasso di terremoti potenzialmente distruttivi" e non hanno fatto niente dopo la prima scossa? Se si sapeva del "forte aumento del tasso di terremoti", si sapeva con largo anticipo che non una sola ma più scosse si sarebbero verificate! La previsione l'avevano fatta a gennaio, forse a maggio se n'erano già dimenticati?

Forse, molto più realisticamente per come si sono svolte le cose, si son ricordati di aver previsto "un forte aumento del tasso" solo dopo la seconda scossa!

A quel punto gli "scienziati competenti" hanno applicato la ben nota legge fisica "non c'è due senza tre", creando anche il mito imperituro del "Terzo Segmento"!

È evidente che fu così che il Presidente del Consiglio fu indotto a dare l'allarme.

D'altra parte, mettiamoci nei panni del Presidente: che cosa poteva fare di fronte a "scienziati competenti", capaci di individuare non solo le faglie attive ma addirittura i segmenti attivi delle faglie?

Non è stato semplice convincermi che un testo di quel livello provenisse da una Commissione che ha come compito esclusivo e fondante la sicurezza di noi cittadini in un Paese fortemente sismico.

La CGR fu voluta infatti da Giuseppe Zamberletti quando cominciò a creare il sistema nazionale della Protezione Civile. Il compito della CGR era quello di  intervenire tempestivamente dopo ogni terremoto di una certa rilevanza, per gestire l'emergenza onde evitare sopratutto ulteriori vittime. E così ha funzionato per una trentina di anni, fino al 2011. Poi sono arrivati gli "scienziati competenti"...

Leggendo altre pagine del libro si è però portati a concludere che la CGR non è  più un organo operativo ma è ormai una specie di circolo culturale dove ci si diletta con previsioni velleitarie, termini vaghi e molto poco operativi, come "resilienza" e "comunicazione", diventate molto di moda negli ultimi 4/5 anni ...

L'invito ripetuto in maniera quasi ossessiva per decenni da parte della comunità sismologica di mettere in sicurezza gli edifici, a cominciare da quelli strategici come le scuole, è ormai da considerare obsoleto.

Si trattava in realtà di un imperativo che nacque dall'indimenticabile visita del Presidente Sandro Pertini alla zona epicentrale irpina, all'indomani del terremoto del 23 novembre del 1980.

Questo recente disinteresse per il ben costruire è forse anche conseguenza dei pessimi risultati a cui si è assistito con l'edificazione delle "New Towns" aquilane: crollo di balconi progettati e collaudati da "esperti di chiara fama" e sfortunato utilizzo di apparati tecnologicamente "molto avanzati", che avrebbero lo scopo di azzerare lo scuotimento che gli edifici subiscono durante un sisma.

E allora ci si è buttati sulla "comunicazione", facendo la gioia di sociologi e massmediologi, sempre in cerca di visibilità e di soddisfare il desiderio insopprimibile di essere ascoltati.

Ma in che consiste la comunicazione invocata ormai in tutti i campi della nostra vita? Comunicare come far ingoiare la pillola, in ogni modo, con le buone o le cattive maniere? Comunque comunicare cose sgradevoli, che se comunicate dagli "esperti di comunicazione" potrebbero addirittura apparire gradevoli! Infatti, questi esperti non ritengono importante che cosa si comunica ma il come.

E’ la nuova strategia messa in piedi da apparati istituzionali e da vere e proprie corporazioni ... attraverso i nuovi mezzi del web e nuovi termini coniati appositamente e fatti entrare nel linguaggio comune.

Insomma, solo parole al posto, per esempio, dell'ingegneria sismica, faticosa da apprendere e da applicare, tanto per restare nel campo del rischio sismico.

Si comunica come si deve scappare rapidamente da un edificio in caso di terremoto ... la casa che gli scienziati incompetenti finora consideravano il rifugio per eccellenza non è più necessario mettere in sicurezza ma è sufficiente che renda facile la fuga ...  E se uno non è abbastanza veloce ... peggio per lui? Se voglio affermare "io non rischio", come devo fare? Allenamenti podistici con il personal trainer?

Parole, tante parole di tanti grilli parlanti, che tutte assieme diventano un inutile rumore di fondo, che ormai non si avverte nemmeno più!

Parole che suggeriscono che l’adattabilità a eventi estremi deve essere la sola risposta per far fronte ai numerosi eventi prevedibili e non prevedibili. Adattabilità che dobbiamo crearci da soli, perché gli "scienziati competenti" hanno evidentemente altre "competenze", altri impegni e molti problemi ...

Disastri naturali, global change e warming, terremoti, alluvioni, ma anche pozzi di petrolio, depositi di gas, discariche e incenerimento di rifiuti, scorie nucleari, inquinamento delle matrici ambientali, e quanto di più possibile e immaginabile. Ma senza serie valutazioni di impatto, senza le dovute precauzioni che la moderna ricerca scientifica consentirebbe.

O meglio, con misure e controlli magari fatti con piccoli strumenti inadeguati ma che consentono piccoli vantaggi economici a "scienziati competenti", ai loro parenti e ai loro amici ...

Strumenti assemblati senza vere idee progettuali, ormai retrocessi operativamente al rango di amuleti o talismani in luoghi ove si è provveduto preliminarmente a crearne il "bisogno", forse inducendo paure di catastrofi imminenti.

Per il resto, solo chiacchiere e ancora parole ... Parole come resilienza ...

La resilienza ... bella con un bel suono ... se si sanno pronunciare bene la esse e la zeta. Resilienza, adattarsi ai cambiamenti improvvisi estremi ma, se può tornar utile, volutamente estremizzati. Resilienza, nuova filosofia propinata a grandi dosi alla società civile da comunicatori professionisti. Filosofia che, guarda il caso, piace molto alle grandi compagnie assicurative.

E noi, cittadini inermi, dovremmo restare a guardare senza neanche la possibilità del dubbio se veramente queste sono possibili soluzioni alle nostre insicurezze?
Nel nostro arido, cocciuto e incomprimibile malanimo, noi del Foglietto cercheremo di capire chi guadagna con queste parole e quali omissioni vengono e verranno commesse. Poi lo "comunicheremo", come è doveroso fare anche in tempi di "comunicazione resiliente".

Concludendo, non si può non notare che è molto istruttiva la "Premessa" del volume, scritta dai tre curatori e indirizzata ai Posteri. Istruttiva per capire le intenzioni.

Comincia, appunto, con "Cari Posteri" e si conclude con una frase tanto visionaria da apparire abbacinante. Si legge, infatti: "Il futuro è il tempo che gli individui e la società si prospettano come possibile: richiede saggezza, etica e responsabilità" .

Saggezza, etica, responsabilità ... bellissimo! Peccato che abbiano dimenticato la competenza degli "scienziati competenti". Ma, forse, la considerano inutile!

Post Scriptum

Agli "scienziati competenti" e ai loro beneficati dedico la foto di tre balconi della casa ericina di un mio amico carissimo. Sono lì da circa tre secoli, con tutto l'edificio a cui sono attaccati.

Un bellissimo messaggio per noi Posteri da coloro che li costruirono, senza bisogno di "comunicazioni resilienti".

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

empty alt

Spoltore, antica Fonte Barco prima restaurata e poi abbandonata al degrado

Scrivo contro il restauro dell'antica Fonte Barco a Spoltore, comune a poco meno di 8 km. da...
empty alt

Il silenzioso ritorno della lontra nelle Alpi. Al MUSE incontro con lo zoologo Luca Lapini

L'ultimo appuntamento di “Incontri al museo per parlare di fauna”, in programma il prossimo 8...
empty alt

Ricerca UniPi: nuovo metodo di bonifica estrae più metalli pesanti dal fondo marino

L'Università di Pisa ha messo a punto nuovo sistema di decontaminazione per rimuovere i metalli...
empty alt

“Assalto a San Lorenzo”, una strage nascosta dai fascisti arrivati al potere

Assalto a San Lorenzo - La prima strage del fascismo al potere, di Gabriele Polo, con prefazione di...
empty alt

“Confidenza”, il film della settimana proposto dal Foglietto

Confidenza, tratto dall’omonimo romanzo di Domenico Starnone (Edito da Einaudi), regia di Daniele...
empty alt

“Università e militarizzazione” ovvero “Il duplice uso della libertà di ricerca”

Università e militarizzazione – Il duplice uso della libertà di ricerca di Michele Lancione – Eris Edizioni...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top