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Mercoledì, 03 Lug 2024

"Nell'area già interessata dalla sequenza in corso, è significativa la probabilità che si attivi il segmento compreso tra Finale Emilia e Ferrara con eventi paragonabili ai maggiori eventi registrati nella sequenza". Questa frase è contenuta in un documento del 7 giugno 2012, prodotto dalla Commissione Grandi Rischi.

Il documento viene ampiamente descritto e distribuito ai giornalisti dall'allora Presidente Monti in una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi, tuttora visibile su Sky. L'"area interessata" è la Bassa Emiliana, i "maggiori eventi" sono i terremoti del 20 e del 29 maggio 2012, che provocarono notevoli danni e numerose vittime.

Il "segmento" citato diventerà noto come il "terzo segmento" perché, per qualche settimana, così venne orgogliosamente citato dagli "esperti" prima che ci si rendesse conto (e, spero, si rendessero conto) che avevano bisogno di un serio corso di Sismologia!

Le vittime furono quasi tutte dovute alla seconda scossa. La terza scossa non si verificò: non si attivò nessun "terzo segmento".

Con un minimo di competenza geofisica e con un po' di conoscenza della sismicità italiana, l'8 giugno 2012 si doveva dire esattamente il contrario, cioè che c'era una "significativa probabilità" che il fenomeno fosse ormai concluso. Anzi, si poteva parlare di probabilità molto significativa che scosse forti, dopo quella del 29 maggio, non ci sarebbero più state negli anni a venire.

Invece, dopo la prima scossa, quella del 20 maggio, la probabilità che ce ne fosse a breve un'altra, più o meno altrettanto devastante, era estremamente significativa. Ripeto: estremamente significativa. Quasi una certezza!

Ma la Commissione Grandi Rischi non si riunì e non produsse documenti di sorta!  Non ci fu, quindi, alcuna dichiarazione ufficiale da parte del massimo potere esecutivo, come quella rilasciata tardivamente e inutilmente l'8 giugno.  Così si ebbero le tante vittime del 29 maggio.

La serietà e il senso di responsabilità con cui il Presidente Monti considerò il rapporto della Grandi Rischi del 7 giugno dimostra, al di là di ogni dubbio, che se tale informazione gli fosse stata data tempestivamente, cioè immediatamente dopo la prima scossa, probabilmente non ci sarebbero state vittime!

Ancora non si è voluto far chiarezza in questa bruttissima pagina della nostra storia recente.

In chi ha a cuore la verità, destano tuttora sconcerto i vergognosi tentativi che furono poi messi in atto per distogliere l'attenzione dalla gravissima omissione commessa: estrazioni petrolifere che generano terremoti a distanza; depositi di gas solo progettati, che diventano  sismogenetici; mappa di pericolosità ufficiale che sottovaluta la sismicità ... addirittura, fracking fatto di nascosto!

Insomma, la paura di essere giustamente puniti e professionalmente distrutti che porta a fare e dire di tutto e di più, in un'orgia folle di ignoranza e di perdita di senso comune!

Che vergogna!

Siccome in quel periodo era in corso il processo a L'Aquila, che mi vide condannato in primo grado, qualcuno (ben identificato) cercò perfino di gettare su di me la responsabilità delle gravissime inadempienze della Grandi Rischi e delle istituzioni scientifiche del settore in connessione alle scosse del 2012. 

Al riguardo, perfino il Procuratore Capo di Modena, Vito Zincani, sentì il dovere di  escludere ogni mio coinvolgimento (QUIModena, 30.12.2012, pagina 6).

La mia successiva assoluzione con formula piena, anzi pienissima, sia in Appello che in Cassazione, ha determinato non poca sofferenza e delusione in quel gruppo di personaggi che andrebbero, loro sì, rimossi da posizioni che attengono alla sicurezza dei cittadini, e chiamati a rispondere della gravissima omissione che ha portato alla perdita di numerose vite umane.

Non possono più additarmi come il colpevole e non sanno con chi prendersela. È degno di nota che due di essi, forse i più in vista, fanno di tutto per farsi dimenticare.

È a dir poco sgradevole, vedere, invece, che altri personaggi (forse, meno svegli o più presuntuosi) continuino ad atteggiarsi a "scienziati competenti", nella ricerca disperata e inutile di far dimenticare così le loro colpe ...

Qualcuno mi ha criticato perché in questi articoli non faccio mai i nomi. Tranquillo, li farò volentieri alla Magistratura: nomi, cognomi, ruoli, consulenze, intrecci, piccoli guadagni, attività varie ...

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