di Paolo Vita
All'Asi, nel 2010 - scrive la Ragioneria dello Stato - "si provvedeva a indire una procedura comparativa per l'affidamento di un incarico professionale in materia di trasferimento tecnologico" per 12 mesi, con un compenso di 25mila euro.
Tra i requisiti richiesti "un'esperienza nel settore spaziale non inferiore a 30 anni, comprendente anche una significativa esperienza internazionale, concreta esperienza gestionale comprovata da precedenti incarichi di direzione di gruppi di ricerca e pluriennale esperienza nella divulgazione della cultura scientifica internazionale". Come dire che questo incarico aveva un nome e un cognome.
Ma l'ispettore si limita diplomaticamente a dire "è singolare prevedere una esperienza nel settore almeno trentennale".
Anche la comunicazione dell'Asi non ha mancato di attrarre l'attenzione degli ispettori, visto che mentre l'Agenzia provvedeva a stipulare un contratto (all'inizio del 2010) della durata di 12 mesi da 70mila euro, per dotarsi di un capo ufficio stampa, affidava anche un incarico di studio "per l'ottimizzazione delle politiche comunicative dell'Ente".
La Ragioneria rileva che "non è dato comprendere per quali motivazioni l'ente, che aveva già in corso una procedura per l'individuazione dell'addetto stampa, abbia ritenuto di conferire un incarico per l'analisi del mercato editoriale"; pertanto quest'ultima consulenza viene giudicata "superflua e priva di utilità per l'ente".
A fine 2009, poi, veniva affidata a una signora una consulenza a supporto delle attività relative alla gestione finanziaria dell'Ente. Peccato però che la persona in questione fosse stata, fino al 31 dicembre 2009, la dirigente del settore bilancio dell'Asi.
In pratica, un ex dipendente Asi diventava per 12 mesi consulente per continuare a svolgere il lavoro che faceva prima.
A giudizio dell'ispettore, una consulenza che "non era necessario attribuire", anche considerato che da lì a poco (marzo 2010) l'Asi avrebbe assunto un nuovo dirigente generale. (3 - fine)