di Alex Malaspina
Sembrano non finire mai i lavori alla scala che dal piano terra dell'ingresso dell'Istat di via Balbo n. 16 porta al IV piano.
Il cantiere, aperto a febbraio scorso e affidato dall'ente statistico al Provveditorato alle Opere Pubbliche del ministero delle Infrastrutture, dopo più di otto mesi versa in uno stato di totale abbandono.
La paralisi sarebbe scattata al momento della scoperta da parte della ditta appaltatrice di "marmorino" come decorazione delle pareti ricoperte di intonaco nel corso degli anni.
Dopo la decisione della Soprintendenza, prontamente intervenuta nella immediatezza della scoperta, che aveva ordinato di rifare per omogeneità a "marmorino" tutte le pareti della scalinata, l'Istat si è bloccato, incapace di ridare impulso alla prosecuzione dei lavori.
Una inerzia, quella dell'ente presieduto da Giovannini, che può comportare gravi conseguenze per la sicurezza di circa 400/500 lavoratori che, in caso di incendio, avrebbero come unica via di fuga proprio la scalinata inagibile per la presenza di ponteggi e materiali vari.
Per Usi-Ricerca, che ha sollecitato l'intervento dei competenti organismi preposti alla verifica degli standard di sicurezza sui posti di lavoro, "la situazione di paralisi in cui versa l'Istituto di Statistica, che oltre a ignorare importanti problematiche contrattuali del personale, crea addirittura seri rischi per i dipendenti, è tale da non permettere neppure la correzione dei grossolani errori di cui sono infarcite le epigrafi presenti sulla facciata della sede centrale".