di Roberto Tomei
All’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) sembrano essersi perse le tracce dei diciassette bandi di concorso per 192 posti a tempo determinato (per un anno, prorogabili fino a un massimo di cinque anni), apparsi in Gazzetta Ufficiale il 20 novembre del 2012.
Chi si attendeva che, dopo la scadenza dei termini per la presentazione delle domande di partecipazione, il presidente avrebbe rapidamente emanato i decreti di nomina delle commissioni esaminatrici, è rimasto deluso.
Il comportamento degli organi di vertice dell’ente di via di Vigna Murata si appalesa incomprensibile oltre che stridente con la rapidità e la determinazione mostrate in altre circostanze, come, ad esempio, per la procedura relativa al reclutamento di due tecnologi-avvocati e, ancor più, per la scelta della società di consulenza per l’analisi della struttura organizzativa dell’ente, operazione, quest’ultima, oggetto di non poche polemiche.