di Antonio Del Gatto
Anche per il 2011, secondo i dati pubblicati di recente dall’Agenzia delle Entrate, gli enti pubblici di ricerca non hanno fanno presa sui cittadini, quando si è trattato di devolvere – con la dichiarazione dei redditi - il cinque per mille.
Il Cnr, che è il più grosso ente di ricerca italiano, si è dovuto accontentare di poco più di 160 mila euro, 13 mila in meno dello scorso anno.
Ancor più deludenti i risultati degli altri otto enti che si sono proposti al popolo dei contribuenti.
L’Istituto nazionale di fisica nucleare ha totalizzato 26.044 euro; l’Enea, 23.027; l’Inaf, 22.933; l’Istituto superiore di sanità, 109.053; l’Ogs, 17.431; l’Ingv, 14.233 ; l’Indam, 11.667; lo Science Park, 4.978. Fanalino di coda, l’Inrim, con 4.131 euro.
Tra gli organismi di ricerca privati, boom di scelte per le Fondazioni Sclerosi Multipla (3,8 milioni di euro) e Umberto Veronesi (3,37).