di Alex Malaspina
Sempre alti i fari che da tempo il Movimento 5 Stelle ha puntato sull’Istat.
Dopo aver presentato il 14 maggio scorso una interrogazione, tuttora in attesa di risposta, avente ad oggetto “l’effettuazione di indagini statistiche affidate a società esterne con contratti gestiti in maniera a giudizio degli interroganti quantomeno disinvolta” e dopo che lo scorso luglio aveva censurato il governo per non avere provveduto alla nomina del nuovo presidente dell’Istat, il 22 novembre scorso, a distanza di pochi giorni dalla dura contestazione dei dati sul deficit, sfociata addirittura in una denuncia per falso in atto pubblico presentata in Procura dell’on. Roberta Lombardi, il Movimento fondato da Beppe Grillo è tornato a prendere di petto l’ente di via Balbo.
Lo ha fatto con una nuova interrogazione (n. 4-01149) rivolta al presidente del consiglio e al ministro dell’economia, sottoscritta da 14 senatori, primo firmatario Nicola Morra, già capogruppo M5S a Palazzo Madama.
Oggetto dell’atto ispettivo, le modalità di effettuazione dell’indagine sul reddito e le condizioni di vita, denominata EU-SILC, disciplinata dal regolamento (CE) n. 1177/2003.
Anche per questa nuova vicenda, che appare assai delicata, è auspicabile che all’interrogazione presentata dai senatori del Movimento 5 Stelle venga dato esaustivo riscontro, in tempi rapidi.