di Giuseppe Falzone
L’incontro sindacale tra l’Ingv e la delegazione Usi-Ricerca, con oggetto la delicata questione del precariato, avrebbe dovuto tenersi in videoconferenza lo scorso 21 novembre.
A causa della concomitanza con un’assemblea di un’altra sigla, sempre in videoconferenza, al fine di evitare polemiche strumentali, l’Usi ha proposto alla delegazione dell’ente di rispondere per iscritto ad alcune specifiche domande formulate dallo stesso sindacato.
Le risposte, a firma del direttore generale Ghilardi, sono giunte soltanto nel pomeriggio di ieri e vengono messe a disposizione, in versione integrale, di tutti i dipendenti dell’ente affinché possano rendersi direttamente conto di quelle che, allo stato, sono le intenzioni dell’amministrazione.
Il sindacato Usi è tutt’altro che soddisfatto, ritenendo le argomentazioni del Ghilardi, evidentemente condivise da tutto il board dell’ente, in parte superficiali, in parte ambigue, anche per quanto riguarda le procedure concorsuali che dovrebbero assicurare un contratto a tempo indeterminato a 200 candidati, nell’arco di un quinquennio, per cui esprime forte preoccupazione per il personale il cui rapporto di lavoro a termine andrà a scadere il prossimo 31 dicembre.
L’assenza, ad un mese dalla scadenza dei contratti, di una precisa strategia, denota una grave sottovalutazione del problema da parte dell’Istituto di via di Vigna Murata.