Non sono giorni facili quelli che si stanno vivendo in via di Vigna Murata, sede storica dell’Istituto di nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).
Alla snervante attesa di alcune centinaia di dipendenti con contratto a tempo determinato, che aspettano che venga dato il via alle procedure di reclutamento – di cui si è occupato Il Foglietto della scorsa settimana - che, a regime, dovrebbero assicurare la stabilità del posto di lavoro a 200 di essi, si sono aggiunte voci, sempre più diffuse, di frizioni all’interno del consiglio di amministrazione dell’ente presieduto da marzo 2012 da Stefano Gresta.
I motivi di tali frizioni non appaiono chiari, anche se si vocifera di non meglio precisate incompatibilità con l’incarico ricoperto, che riguarderebbero la quasi totalità dei membri del cda e che sarebbero state evidenziate dal collegio dei revisori dei conti nel corso della riunione del 9 settembre scorso ed immediatamente comunicate al Miur, al Mef e alla Corte dei conti.
Sta di fatto che la riunione del cda, tenutasi a distanza di quarantotto ore, assente il direttore generale, dopo una lunga discussione, non avrebbe sortito risultati, se non l’aggiornamento al prossimo 1° ottobre.
Intanto, sempre Radioingv riferisce che il presidente Gresta sarebbe stato convocato per domani al Miur che, come noto, ha la vigilanza sull’ente.
Se le voci di contrasti al vertice trovassero conferma e non si giungesse in tempi rapidi alla composizione degli stessi, c’è chi ipotizza addirittura un commissariamento dell’ente, con l’azzeramento del cda.