Sconcerto e stupore all’Istat quando il 13 novembre scorso sul sito dell’ente e anche su alcuni quotidiani nazionali è apparso l’avviso di annullamento della gara informale, da espletarsi con procedura aperta nazionale, ai sensi dell’art. 3, comma 37 e dell’art. 55, comma 5 del D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i., e con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, di cui all’art. 83 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i., per l'affidamento in concessione del servizio di tesoreria e cassa, per la durata di n. 3 anni a decorrere dal 1° gennaio 2015.
Il bando era stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 ottobre scorso e per estratto su alcuni quotidiani. Ora è tutto da rifare, anche se i tempi stringono e difficilmente il servizio potrà decorrere dal prossimo 1° gennaio.
Quali i motivi dell’annullamento? Difficile dirlo, perché in via Balbo, oltre al comprensibile imbarazzo, regna il massimo riserbo.
L’unica cosa certa è che la cassa dell’ente statistico, oggetto dello sciagurato appalto, in attesa di conoscere il nome dell’istituto bancario che dovrà gestirla per il prossimo triennio, si farà carico di tutte le spese di pubblicazione degli avvisi di annullamento apparsi sia in Gazzetta che sulla stampa.