Alla fine, Paolo Annunziato, direttore generale del Cnr, seppure con due mesi di ritardo, ce l’ha fatta a scrivere a Usi-Ricerca, inviando il 25 marzo la lettera di prot. 20607, per comunicare che l’interruzione sulla busta paga degli iscritti al sindacato della quota associativa (che doveva decorrere da febbraio 2015) sarebbe stata disposta dallo stesso Cnr dal corrente mese di marzo.
Eppure, la richiesta dell’Usi era stata regolarmente protocollata dall’ente diretto da Annunziato il 21 gennaio scorso, per cui il dg avrebbe avuto tutto il tempo necessario per segnalare e motivare tempestivamente, con una semplice mail, le ragioni dell’incomprensibile ritardo, non solo al sindacato ma agli stessi iscritti.
Non lo ha fatto, con ciò danneggiando non poco l’immagine dell’Usi, per cui irricevibili si appalesano le ultratardive scuse del n. 2 dell’ente di piazzale Aldo Moro.
Staremo ora a vedere se tale comportamento inciderà negativamente, come dovrebbe, sulla verifica degli obiettivi 2015 assegnati dal consiglio di amministrazione al direttore generale del Cnr con delibera n. 12 del 29 gennaio 2015, relativamente al punto 9, che prevede, incredibile dictu, la “riduzione dei tempi di attuazione dei procedimenti”.