Giornale on-line fondato nel 2004

Venerdì, 05 Dic 2025

ISTATL’appuntamento è per domani, quando l’Istat ha convocato le organizzazioni sindacali per la sottoscrizione delle ipotesi di accordo per la ripartizione del fondo salario accessorio per gli anni dal 2011 al 2013.

Le svariate riunioni e i numerosi tavoli tecnici che si sono succeduti in questi ultimi mesi, in aggiunta alle ripetute azioni di protesta messe in atto dal personale, non sembrano destinati a produrre effetti concreti e, quindi, a soddisfare le legittime aspettative dei lavoratori destinatari dei provvedimenti.

All’appello mancherebbe circa un milione di euro che, se reperito, spegnerebbe ogni polemica e permetterebbe l’indizione e lo svolgimento delle selezioni per l’attribuzione della progressione economica per un numero di posti pari a quello degli aventi diritto a partecipare.

Ma nelle bozze trasmesse, per l’ennesima volta, dall’amministrazione si continua ad operare un taglio dei fondi, di poco più di un milione, sulla base di una norma che, come evidenziato sin da marzo scorso dal sindacato Usi-Ricerca, ma non da altri, non trova applicazione all’Istat che, nel periodo dal 2011 al 2013, non ha fatto registrare alcuna riduzione di personale in servizio ma, addirittura, un aumento.

Sta di fatto che, come sottolineato nell’articolo del Foglietto del 24 settembre scorso, a distanza di più di sei mesi, l’amministrazione non ha ritenuto di confutare quanto rappresentato dall’Usi-Ricerca. Eppure, nel corso dell’incontro sindacale del 27 marzo scorso, i due delegati Istat alla contrattazione (Paolo Weber e Manlio Calzaroni), dopo aver preso diligentemente nota delle osservazioni del sindacato Usi-Ricerca circa la non applicabilità del predetto taglio di oltre un milione di euro, si erano riservati di fornire risposta entro tempi brevissimi.

Nonostante tale impegno, da allora ad oggi nessuna risposta è mai giunta al sindacato che, dopo averla sollecitata più volte, ha disertato per protesta i numerosi quanto infruttuosi incontri che si sono succeduti, nel corso dei quali – come sottolineato nel nostro ultimo articolo sulla incresciosa vicenda - le parti in causa hanno fatto una sorta di gara alla ricerca spasmodica delle pagliuzze (rectius: qualche migliaio di euro), ignorando completamente la trave messa in luce tempestivamente dall’Usi-Ricerca.

Intanto, è suspense in via Balbo, sede storica dell'ente di statistica, per vedere chi, domani, apponendo la propria firma in calce al documento, si assumerà la responsabilità di dare disco verde al testo dell’accordo predisposto dall’Istat, che penalizza non poco il personale.

rocco ridottoQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI

empty alt

Anci e Legambiente al Governo: stanziare maggiori fondi per demolizione immobili abusivi

Come emerge dall’indicatore sull’abusivismo edilizio curato dall’Istat in collaborazione con il...
empty alt

Il "Big Beautiful Bill Act" di Trump fa esplodere il debito pubblico Usa

Un corposo paper pubblicato di recente dal NBER ci mette nella condizione di comprendere meglio...
empty alt

UniTrento ospita seminario su “Migrazioni, salvataggi in mare e geografie del Mediterraneo”

Un mare che unisce e divide, che accoglie e respinge, che salva e troppo spesso inghiotte: il...
empty alt

“The Teacher”, film di lotta ispirato a fatti reali sulla tragica realtà palestinese

The Teacher, regia di Farah Nabulsi, con Saleh Bakri (Basem El-Saleh), Imogen Poots (Lisa),...
empty alt

La sfida di Schlein a Meloni? Iniziativa inopportuna

La Schlein lancia la sua sfida a Giorgia Meloni: vengo ad Atreju se a sfidarmi sei tu Giorgia....
empty alt

Ponte sullo Stretto, rese note le motivazioni del disco rosso della Corte dei conti

La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti ha depositato in data...
Back To Top