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Venerdì, 19 Apr 2024

Area Scienze ParkIl Consorzio per l’Area di Ricerca o Area Science Park, istituito con d.p.r. 6 marzo 1978, n. 102, e avente sede a Trieste, è preposto alla gestione del Parco Tecnologico e riconosce tra i propri obiettivi lo sviluppo dell’innovazione e l’espansione tecnologica per favorire la competitività tra le imprese e del territorio.

Il nuovo statuto dell’ente, entrato in vigore nel 2011, “include espressamente tra le finalità del Consorzio per l’Area di Ricerca l’azione di valorizzazione della ricerca, di trasferimento delle conoscenze e delle tecnologie, e di diffusione dell’innovazione verso il tessuto produttivo (art. 1), da conseguire mediante la gestione ed il promovimento del Parco scientifico e tecnologico di Area Science Park”.

Il 20 luglio scorso, la Corte dei conti ha depositato la relazione sul controllo eseguito sulla gestione finanziaria 2013 dell’ente, avente sede in Trieste.

Dal documento redatto dai giudici contabili (Pres. Gallucci, Est. Pilato), emerge che l’esercizio 2013 dell’ente di ricerca si è chiuso con un disavanzo finanziario di competenza (differenza tra entrate accertate e spese impegnate) di € 911.977.

La situazione amministrativa evidenzia l’aumento dell’avanzo di amministrazione che passa da 4.478.557 (nel 2012) a 6.033.703 euro nel 2013.

Il conto economico chiude con l’utile d’esercizio di 1.641.935 euro, in aumento rispetto al biennio precedente, riconducibile anche all’incremento dei contributi pubblici per 1.192.643 euro pari a +6,90%.

I residui attivi sono aumentati dell’ 1,13%, mentre i residui passivi sono diminuiti del 13,04%.

Per effetto dell’avanzo economico, il patrimonio netto è aumentato da euro 62.291.792 nel 2012 ad euro 63.933.725 nel 2013.

La dotazione del personale alla fine del 2013 era pari a 127 unità, di cui 50 con contratto a tempo indeterminato e 77 a tempo determinato.

Nella relazione redatta dai magistrati contabili, si fa anche riferimento ai risultati di una verifica amministrativo-contabile nei confronti di Area Scienze Park, che si è svolta dal 26 giugno al 12 luglio 2013, disposta in attuazione del programma ispettivo per l’anno 2013 deliberato dal Ragioniere Generale dello Stato.

Riferiscono i magistrati contabili che la predetta verifica è stata incentrata su quattro aspetti fondamentali nell’organizzazione gestionale dell’ente, e in particolare: 1) la gestione economico-finanziaria; 2) il personale; 3) le spese per l’acquisto di beni e di servizi; 4) attività varie e/o particolari.

“Per quanto attiene alla gestione economico-finanziaria dell’ente – leggesi nella relazione della Corte dei conti - gli ispettori hanno riscontrato, a fronte della diminuzione delle spese postali e telefoniche, la mancanza dei piani triennali previsti dall’art. 2, comma 594, della legge n. 244/2007, tesi a individuare le misure di contenimento delle spese di funzionamento.

La norma citata prevede infatti che i piani triennali siano finalizzati al razionale utilizzo delle dotazioni strumentali delle postazioni di lavoro, delle autovetture di servizio e degli immobili di servizio. Nella relazione si osserva come la mancata adozione dei piani triennali sia stata considerata una grave irregolarità contabile da parte di alcune sezioni di controllo della Corte dei conti in occasione delle pronunce ex art. 1, commi 166 e ss. l. n. 266/2005.

A conclusione dell’indagine, il Servizio ispettivo ha riscontrato varie irregolarità comunicate con lettera del 30.10.2013 al presidente del collegio dei revisori, e così di seguito riassunte:

1. mancata predisposizione dei piani triennali delle spese di finanziamento;

2. superamento nel 2012 dell’1% del limite di spesa per le spese di manutenzione ordinaria;

3. superamento nel triennio 2010-2012 del limite di spesa per convegni e spese di rappresentanza;

4. richiesta di riaccertamento dei residui attivi e passivi;

5. varie irregolarità nella tenuta delle scritture inventariali;

6. irregolare ricorso ad una procedura negoziata per una fornitura informatica;

7. mancato ricorso al mercato elettronico per l’acquisto di prodotti informatici presenti sul MEPA per il 2012;

8. mancato ricorso alla rotazione negli acquisti in economia per le forniture informatiche ed arredi negli anni 2010-2012, nonostante la predisposizione di gare informali;

9. irregolare conferimento d’incarichi di collaudo statico a professionisti esterni.

Con nota del 30 ottobre 2013, il Consorzio ha risposto in merito agli adeguamenti adottati sui singoli rilievi ed ha fornito i chiarimenti a conforto del proprio operato.

In conseguenza, l’Ispettorato generale di finanza, con nota del 10 luglio 2014, ha considerato superati i rilievi di cui ai punti 3 , 7 ed 8, ed ha ribadito i rimanenti rilievi.

Con successiva nota del 27 novembre 2014 il Consorzio ha relazionato sugli ulteriori adeguamenti adottati a fronte dei rilievi residui ed ha fornito ulteriori chiarimenti a sostegno del proprio operato.

Con lettera del 7 maggio 2015 la Ragioneria Generale dello Stato ha comunicato la chiusura della verifica, demandando all'amministrazione vigilante la sorveglianza sugli adempimenti residui”.

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