Giornale on-line fondato nel 2004

Sabato, 13 Dic 2025

Il 23 ottobre scorso, l’Istituto superiore di sanità (Iss) ha pubblicato il Rapporto finale sullo stato di salute della popolazione residente nei comuni sedi di impianti nucleari.

Il documento, 254 pagine, diviso in 6 capitoli, un’appendice, 3 allegati, 16 figure e 155 tabelle, è stato redatto da un Gruppo di lavoro coordinato da Francesco Bochicchio, Dirigente del Reparto di Radioattività e suoi effetti sulla salute, che ha eseguito un’analisi della mortalità ed una stima dei casi attesi, nonché una breve descrizione dell’impianto nucleare sito in ciascun Comune, inclusa la dislocazione rispetto al centro abitato.

I comuni osservati sono stati otto (Bosco Marengo, Caorso, Ispra, Latina, Rotondella, Saluggia, Sessa Aurunca e Trino Vercellese). Per la città di Roma, che ospita impianti nucleari nel centro di ricerca Enea di Casaccia, l’analisi è stata limitata all’area di Roma-Casaccia, a causa della dimensione molto estesa della capitale e della posizione molto periferica dell’impianto nucleare.

In sintesi – si legge nel Rapporto – nello studio di analisi della mortalità delle popolazioni residenti nei Comuni sedi di impianti nucleari sono stati osservati alcuni eccessi di mortalità per alcune patologie che possono essere legate alla esposizione a radiazioni ionizzanti. Da rilevare che tali eccessi si verificano solo in alcuni Comuni e in singole decadi di osservazione e che si nota anche un numero simile di difetti di mortalità, rispetto ai valori medi delle Regioni di appartenenza.

Gli eccessi di mortalità osservati – sottolineano gli autori dello studio – non possono essere direttamente attribuibili, se non in piccola parte, all’esposizione della popolazione a dosi di radiazioni ionizzanti causate da rilasci di radioattività dagli impianti, in quanto (sulla base delle stime riportate in questo rapporto) le dosi che possono causare effetti osservabili in termini di incremento di mortalità avrebbero potuto essere prodotte solo da un continuo e rilevante funzionamento anomalo degli impianti. I risultati riportati nel Rapporto – viene precisato – sono coerenti con quelli ottenuti nella gran parte degli altri studi epidemiologici condotti finora, tenendo conto delle differenze di metodi utilizzati e di dimensione delle popolazioni coinvolte.

Per l’Istituto superiore di sanità, in conclusione, le analisi presentate nel Rapporto (l’analisi di mortalità a livello comunale, la stima dei casi attesi per diverse ipotesi di esposizione a radiazioni ionizzanti e la rassegna degli altri studi epidemiologici) descrivono, con metodologia uniforme e sulla base dei dati attualmente disponibili, lo stato di salute degli abitanti degli 8 Comuni (più l’area di Roma-Casaccia) interessati, e costituiscono una base di conoscenza utile per definire criteri, necessità e fattibilità di eventuali specifici programmi per ulteriori valutazioni dello stato di salute di queste popolazioni e, più in generale, per la sorveglianza dello stato di salute delle popolazioni residenti in prossimità di impianti che possano produrre rilasci di radioattività.

Per eventuali impianti futuri, incluso il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi – suggeriscono, infine, gli autori del Rapporto – andrà predisposta una adeguata sorveglianza radiologica e sanitaria, con particolare attenzione per le patologie correlate con l’esposizione a radiazioni ionizzanti, che possa permettere di rispondere adeguatamente alle domande sull’eventuale impatto sanitario di tali impianti.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI

empty alt

L’Opec sul petrolio gioca al ribasso

Sembra che l’Opec sia tornata al passato, ai primi anni Dieci del nuovo secolo, quando...
empty alt

UniPi celebra il bicentenario della istituzione della cattedra di Egittologia

A Pisa 200 anni fa, per la prima volta al mondo, l’Egittologia faceva il suo ingresso in un’aula...
empty alt

Giornata Mondiale dei Diritti Umani 2025: il ruolo delle scienziate

Diverse donne di scienza, in epoche e discipline differenti, hanno unito ricerca e impegno per i...
empty alt

“L’ombra del corvo”, film struggente, inquietante, a tratti spaventoso

L’ombra del corvo, regia di Dylan Southern, (titolo originale The Thing with Feathers, tratto dal...
empty alt

La seconda missione dell’ivacaftor, farmaco finora attivo contro la fibrosi cistica

Nel mondo della medicina di precisione l’ivacaftor, uno dei primi farmaci approvato contro la...
empty alt

Anci e Legambiente al Governo: stanziare maggiori fondi per demolizione immobili abusivi

Come emerge dall’indicatore sull’abusivismo edilizio curato dall’Istat in collaborazione con il...
Back To Top