Dopo nove mesi di passione, che hanno comportato anche un'ispezione della Banca d'Italia nella società di gestione del risparmio partecipata dall'ente guidato da Luciano Maiani, alla fine è arrivato l'armistizio.
Il ministro della Ricerca Gelmini ha risolto la questione affidando ai soci manager di Quantica, Pierluigi Paracchi e Stefano Peroncini, il diritto di nominare tre consiglieri di amministrazione e l'amministratore delegato, oltre al potere di scegliere il presidente fra una terna di tre nomi proposti dal Cnr. A fare le spese di questo accordo dovrebbe essere Manuela Arata, che era stata nominata presidente di Quantica il 15 dicembre 2009 su input dello stesso Maiani e che ora dovrà lasciare la poltrona per fare posto a un altro uomo targato Cnr. Domani il cda del Cnr dovrà ratificare l'accordo, mentre nelle prossime settimane dovrà essere ridisegnata anche la governance della Sgr. Infatti l'intesa raggiunta non risolve ancora il problema sollevato da Bankitalia in merito al ruolo che dovrà rivestire in Quantica il Cnr, dal momento che quest'ultimo rimarrà come azionista della società. Se l'ente dovesse partecipare alla selezione dei progetti da finanziare in qualità di socio della Sgr e contemporaneamente presentarsi come soggetto che chiede finanziamenti a Quantica, il conflitto d'interessi con gli altri soci privati continuerebbe a sussistere. E i malumori di Bankitalia anche.