Mentre accennava a spegnersi, la polemica sul convegno antievoluzionista organizzato nel novembre scorso nella sede del Cnr da Roberto De Mattei, vice presidente dell’ente dall’ottobre 2008 su proposta di Maiani, si è improvvisamente riaccesa.
A ridare fuoco alla vicenda che, come riferito dal Foglietto n. 1/2010, era culminata nella pubblicazione, a spese del Cnr, del libro dal titolo “Evoluzionismo: il tramonto di un’ipotesi” ci ha pensato un gruppo di ricercatori del Cnr e dell’Inaf coordinato da Vincenzo Malvestuto, che ha addirittura organizzato una raccolta di firme in calce a un duro documento. “De Mattei - scrivono i ricercatori - ha organizzato un convegno in cui si sono tratte conclusioni gravi e gratuite circa la validità di quella che da più di un secolo è la teoria portante di tutta la biologia moderna, una teoria che riceve continue conferme dalle scoperte e dai risultati che emergono da tutti i settori della ricerca biologica”. Deploriamo il fatto - leggesi sempre nel documento - che, attraverso la discutibile iniziativa di De Mattei, si possa accreditare l'idea che sotto l'egida del Cnr si attacchino sconsideratamente le teorie scientifiche più consolidate, in difesa di paradigmi obsoleti e decisamente improponibili, al punto che, come osserva giustamente Margherita Hack, ormai nessuno più si stupirebbe se domani qualche altro eminente rappresentante del Cnr proponesse la riesumazione del sistema tolemaico, sostenendo il tramonto dell'ipotesi eliocentrica”. I ricercatori concludono ribadendo che, “essendo schiettamente antiscientifiche” le tesi anti-evoluzioniste del vice presidente del Cnr, è auspicabile che esse "non abbiano alcuna rilevanza sull'andamento dei programmi scientifici dell'ente e che l'attività di ricerca del Cnr nei settori interessati continui a conformarsi secondo i consueti criteri di rigore della comunità scientifica internazionale".