L'Area della ricerca di Pisa lancia l'sos al presidente Luciano Maiani e all'intero cda del Cnr per il taglio dei fondi prospettato dal bilancio di previsione 2010, che porta gli stanziamenti in favore della struttura presieduta da Claudio Montani dai 3,2 mln del 2009 agli 1,9 mln attesi per quest'anno.
La lettera, inviata il 15 gennaio dal presidente dell'Area di Pisa ai vertici dell'ente, evidenzia innanzitutto come siano state ridotte del 10% le spese con misure che vanno dall' "ampliamento dei periodi di spegnimento degli impianti di riscaldamento e condizionamento fino alla chiusura degli impianti". Queste misure che il presidente dell’Area definisce "di guerra, sono state accettate di buon grado dall'intera comunità anche alla luce della crisi di bilancio dell'ente", ma - prosegue Montani - "non devono essere intaccati i livelli minimi, non negoziabili, di decoro e di sicurezza, che oggi possono essere mantenuti (o riconquistati) a Pisa solo attraverso un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria da 2,5 mln (per messa a norma dei laboratori, manutenzione impianti elettrici e adeguamenti dei sistemi antincendio)". Il numero uno dell'Area della ricerca pisana fa presente che i tagli non possono essere imposti solo ai vari istituti e alle strutture periferiche ma sarebbe il caso di ridurre gli sprechi anche tra le mura di piazzale Aldo Moro e spiega come sia "possibile che la crisi attuale diventi un'opportunità, ma questa transizione deve obbligatoriamente far ripensare i nostri modelli gestionali, in periferia e forse anche al centro, nella direzione obbligata della sostenibilità, della sicurezza e della flessibilità". Qualche giorno dopo aver inviato la missiva, Montani ha spiegato ai ricercatori, nel corso di una riunione, gli effetti che il bilancio di previsione 2010 avrà su Pisa, senza tralasciare di dire che c'è speranza di raggranellare qualche altro soldo…
(p.v)