di Paolo Vita
L'analisi dei revisori dei conti sul bilancio di previsione 2010 del Cnr spiega come Maiani abbia deciso di tagliare la ricerca e aumentare le uscite che decide lui, visto che a fronte della riduzione del 51,71% delle spese a gestione diretta delle strutture scientifiche
"le spese a gestione accentrata dell'amministrazione centrale previste per il 2010 a carico delle risorse interne evidenziano un incremento del 12,39 per cento".
Tali voci includono l'esborso per la biblioteca centrale che cresce del 17,27%, quella per tasse e imposte che aumenta del 58%, mentre vengono create nuove uscite tra le quali il Comitato paritetico sul fenomeno del mobbing, a cui sono destinati 10mila euro.
Preoccupa i revisori il fatto che il bilancio sia tenuto in equilibrio grazie ai 14 milioni di attesi ricavi derivanti dalla vendita dell'ex osservatorio solare di Anacapri e di via Bolognola, una scelta che data "la rilevanza e l'aleatorietà dell'entrata prevista" è opinabile visto che "il raggiungimento del pareggio di bilancio attraverso l'alienazione di beni patrimoniali deve essere considerata quale misura di incerta affidabilità, e comunque una tantum, per cui è opportuno che non sia destinata al finanziamento di spese di funzionamento aventi natura obbligatoria e continuativa".
Proprio per questo motivo la "copertura delle spese di funzionamento continuative può avvenire attraverso entrate correnti stabili o processi di ristrutturazione che comportino una riduzione strutturale della spesa". Suscita dubbi il motivo per cui "il collegio - dicono i revisori - non è stato chiamato ad esprimere il prescritto parere" sulla variazioni dei residui attivi e passivi che sono stati rideterminati rispettivamente per 11,3 milioni e 7,9 milioni.
Per ciò i revisori rilevano come sia "necessario accentuare l'opera di razionalizzazione ed economicità della spesa di parte corrente per ottenere maggiori risparmi da destinare alla ricerca scientifica", suggeriscono di "valutare analiticamente l'incidenza degli investimenti immobiliari - massimamente per il previsto ricorso alla finanza di mercato fino a 25 milioni per l'acquisizione di nuove sedi". Come è imprescindibile "procedere a un riesame della partecipazioni consortili e societarie, per evitare il formarsi di debiti sommersi connessi al rischio d'impresa" come Quantica o Rete Ventures.
3 - fine