Il fascicolo aperto dalla Procura di Roma, affidato al pm Giorgio Orano, ipotizza omicidio colposo e lesioni colpose, al momento, ad opera di ignoti.
La vicenda riguarda il decesso per cancro di alcuni ex dipendenti (tecnici e ricercatori) del Cnr - avvenuto tra il 2014 e il 2016 - dopo aver prestato per anni la loro attività in un laboratorio dell’Istituto per il trattamento dei minerali di Via Bolognola, a Roma (Zona Castel Giubileo), inglobato nel 2001, assieme ad altri tre Istituti, nel nuovo Istituto di geologia ambientale e geoingegneria, la cui sede è al km. 29,300 della via Salaria, in località Montelibretti.
Il complesso immobiliare di Via Bolognola 7, da quasi dieci anni, versa in stato di abbandono e il Cnr, pur avendolo messo in vendita nel 2007, dapprima con un avviso pubblico (prezzo base 8,1 milioni di euro) e, poi, con una trattativa privata (prezzo ridotto a 6,8 mln), non è riuscito a trovare un acquirente.
La Procura, presso la quale è stata depositata una denuncia da parte dei familiari di uno dei deceduti, sta cercando, con l’ausilio della Polizia giudiziaria, di verificare se la causa dei decessi sia da attribuire all’attività svolta dagli ex dipendenti e, in particolare, se l’ente datore di lavoro avesse o meno posto in atto tutte le misure di protezione e di sicurezza a tutela della salute e dell’integrità del personale che, nel predetto laboratorio, avrebbe effettuato, tra l’altro, analisi chimiche con reagenti tossici quali amianto, uranio, mercurio e cianuro.
Per eventuali iscrizioni nel registro degli indagati, occorrerà attendere l’informativa che la Polizia giudiziaria consegnerà al pubblico ministero, dopo aver completato le indagini, volte anche ad accertare le mansioni effettivamente svolte dal personale colpito dalla grave patologia che ne ha provocato il decesso, anche attraverso le deposizioni raccolte da persone informate sui fatti.