Nata ad Hartford nel Connecticut (USA) nel 1902, Barbara McClintock si è laureata in biologia alla Cornell University, dove ha ottenuto il dottorato in citogenetica.
Negli anni Cinquanta, facendo esperimenti sulle pannocchie di granturco, ha scoperto l'esistenza dei trasposoni, porzioni di DNA in grado di spostarsi da un cromosoma all'altro, dimostrando che il codice genetico di ogni organismo è un elemento dinamico, stimolato dall’ambiente circostante.
La sua scoperta ha rivoluzionato la genetica classica che riteneva il genoma statico e immutabile. Per anni fu messa in discussione dalla comunità scientifica che la comprese ed accettò solo negli anni Settanta.
Nel 1983, Barbara Mc Clintock, che rappresenta un caso raro nella storia della scienza in quanto ha sempre lavorato da sola, ha ottenuto il premio Nobel per la Medicina.
Negli anni Ottanta, il suo modo di ricercare ha trovato una particolare risonanza nel pensiero femminista, perché è un metodo “empatico”, molto diverso dal classico paradigma dell’oggettività scientifica. Evelyn Fox-Keller, filosofa della scienza, lo ha definito “sintonia con l’organismo”.
Barbara Mc Clintock è deceduta nel 1992 a Huntington, New York.
Per approfondire: Sara Sesti e Liliana Moro "Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie", Ledizioni, 2020.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice su " Donne e scienza", collabora con l'Università delle donne di Milano
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