Redazione
La decisione dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) di bloccare, per mancanza di fondi, l’erogazione degli arretrati “a titolo di indennità di Ente e di Indennità per oneri specifici al personale a tempo determinato per il periodo 2006/2009” ha provocato sconcerto e rabbia.
A reagire sono stati in primis i lavoratori in forza all’Area del Trattamento Economico, che dopo aver predisposto tutti i necessari conteggi ed essere stati raggiunti dall’inopinato stop, hanno inviato il 20 ottobre scorso una mail ai colleghi del centro elaborazione dati per manifestare il loro disappunto e la loro contrarietà.
“Troviamo questa decisione - scrivono i lavoratori - lesiva dei diritti e delle legittime aspettative del personale a tempo determinato, che aveva fatto pieno affidamento sull'attribuzione di tali competenze nel corrente mese di ottobre e ai quali questa decisione potrebbe arrecare grave danno”.
"Nell'eseguire quanto ’ordinatoci’ - continuano i lavoratori dell’Area - ci preme manifestare il nostro dissenso con questo modus operandi che non tiene conto del rispetto degli accordi e della parola data, del lavoro delle persone che tale rispetto cercano di garantire ma, e sopratutto, dei diritti dei lavoratori”.
Una presa di posizione dura, inattesa e condivisibile, che dovrebbe scuotere dal torpore i vertici dell’ente, forse troppo presi da baruffe chiozzotte di goldoniana memoria, come quella che di recente ha portato all’allontanamento dall’Inaf dell’associato Stefano Cortiglioni.