Giornale on-line fondato nel 2004

Venerdì, 03 Mag 2024

Il Tribunale di Potenza ha condannato la società Eni per il reato di traffico illecito di rifiuti nell'ambito del processo sulle estrazioni petrolifere in Basilicata. Nel 2016 l'inchiesta portò al sequestro, durato circa quattro mesi, del Centro Olio di Viggiano (Potenza): l'accusa riguardava lo smaltimento dei rifiuti prodotti dallo stesso Centro Olio.

La compagnia petrolifera, inoltre, è stata condannata al pagamento di una sanzione amministrativa di 700 mila euro e alla confisca di circa 44,2 milioni di euro, da cui sottrarre i costi già sostenuti per l'adeguamento degli impianti.

La condanna per il traffico illecito di rifiuti nel Centro Olio di Viggiano è "un segnale importante per la tutela dell'ambiente". Questo il commento della pm Laura Triassi (oggi Procuratore capo a Nola), che dal 2016 ha seguito l'inchiesta sulle estrazioni petrolifere in Basilicata. "Bisogna tutelare - ha aggiunto - la libertà di impresa, ma è necessario che questa si svolga nel rispetto delle norme e nella tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente".

“Abbiamo appreso con grande soddisfazione dai media nazionali regionali e locali della storica condanna dell’Eni, per smaltimento illecito di rifiuti petroliferi - ha dichiarato con un comunicato Vitantonio Iacoviello, Presidente della sezione Vulture Alto Bradano e Consigliere nazionale di Italia Nostra” - che ha aggiunto - “Siamo riconoscenti al Tribunale di Potenza, alle Associazioni Liberiamo la Basilicata ed Ehpa, e a tutti quei lucani che si sono spesi per questo storico risultato. In particolare, siamo grati al Maggiore Giuseppe di Bello, all’epoca dei fatti Tenente, per il grande lavoro compiuto per sostenere la tesi dell’inquinamento”.

Di diverso tenore la reazione dell’Eni che, da un lato, ha accolto “con favore la pronuncia di assoluzione parziale emessa dal Tribunale di Potenza rispetto all'ipotesi di reato di falsità ideologica in atto pubblico”, dall’altro, invece, "non condivide il riconoscimento di responsabilità per la grave ipotesi di reato di traffico illecito di rifiuti". La compagnia "rimane convinta che l'operato del Cova (il Centro Olio di Viggiano) e dei propri dipendenti sia stato svolto nell'assoluto rispetto della normativa vigente e, in attesa di leggere le motivazioni della sentenza, si prepara a presentare al più presto appello".

Adriana Spera
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

empty alt

Il silenzioso ritorno della lontra nelle Alpi. Al MUSE incontro con lo zoologo Luca Lapini

L'ultimo appuntamento di “Incontri al museo per parlare di fauna”, in programma il prossimo 8...
empty alt

Ricerca UniPi: nuovo metodo di bonifica estrae più metalli pesanti dal fondo marino

L'Università di Pisa ha messo a punto nuovo sistema di decontaminazione per rimuovere i metalli...
empty alt

“Assalto a San Lorenzo”, una strage nascosta dai fascisti arrivati al potere

Assalto a San Lorenzo - La prima strage del fascismo al potere, di Gabriele Polo, con prefazione di...
empty alt

Ex base Nato di Monte Giogo, presto in concessione al Parco nazionale dell’Appennino

La Direzione toscana del Demanio ha ufficialmente comunicato al Parco nazionale dell’Appennino...
empty alt

“Confidenza”, il film della settimana proposto dal Foglietto

Confidenza, tratto dall’omonimo romanzo di Domenico Starnone (Edito da Einaudi), regia di Daniele...
empty alt

“Università e militarizzazione” ovvero “Il duplice uso della libertà di ricerca”

Università e militarizzazione – Il duplice uso della libertà di ricerca di Michele Lancione – Eris Edizioni...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top