Giornale on-line fondato nel 2004

Lunedì, 02 Dic 2024

Le malattie del fegato rappresentano un grave problema di sanità pubblica nel mondo per la loro evoluzione in cirrosi epatica e tumori, situazioni cliniche che provocano la morte e, nel caso quando possibile, il trapianto dell’organo. «Esistono diversi virus che portano alla malattia, ad esempio l’epatite di tipo C – spiega il professor Luchino Chessa, responsabile Struttura semplice delle Malattie del Fegato all’Aou di Cagliari – che può essere curata con successo grazie ad alcuni farmaci antivirali e l’epatite B che può essere prevenuta con la vaccinazione, oggi obbligatoria nel primo anno di vita per tutti i nuovi nati, e tenuto sotto controllo con terapie antivirali».

Queste cure e la prevenzione sono importanti per contrastare le malattie virali, ridurre la mortalità e la necessità di un trapianto di fegato nelle persone con l’epatite in atto, ma la preoccupazione rimane per gli 8000 infezioni che si verificano ogni giorno, circa 5 al minuto.

«Il numero di casi di questa patologia è in aumento in tutto il pianeta – continua professor Chessa – in Sardegna si considera positivo circa il 2% della popolazione, in Italia ci sono circa mezzo milione di infetti solo del virus C e nel mondo 350 milioni di persone vivono con un'infezione cronica da epatite B, C o D. Il problema, però, sono le nuove infezioni».

«Dal 2019, la Struttura Semplice Malattie del Fegato del Policlinico Duilio Casula – dice ancora il professor Chessa - ha intrapreso un progetto di linkage to care (percorsi diagnostico-terapeutici) con i SerD della provincia di Cagliari, e successivamente con i SerD di Guspini e Carbonia, con la presa in carico di oltre 300 pazienti positivi al virus dell’epatite C (HCV), di cui circa 200 trattati. Inoltre, di recente la predetta Struttura ha avviato uno screening della durata di un anno nei pazienti con età da 65 a 90 anni ricoverati, per qualunque ragione, presso il Policlinico Duilio Casula di Monserrato».

Si tratta di una patologia che inizia generalmente in modo acuto, ma può essere sintomatica o asintomatica. Tanto è vero che l’altro aspetto che bisogna affrontare è il numero di persone che sono infette e non sanno di esserlo.

«Il cosiddetto “sommerso” è un problema molto serio – continua lo specialista – si stima che in Italia ci siano almeno 250-300mila individui infetti da HCV che non sono a conoscenza del loro stato. Per tanto, è stato introdotto a livello nazionale e in via sperimentale per i cittadini nati dal 1969 al 1989, per gli utenti dei SerT e per i soggetti detenuti in carcere, lo screening gratuito allo scopo di prevenire ed eliminare il virus dell’epatite C. Purtroppo, la Sardegna non rientra in questo programma ed anche per quanto riguarda i farmaci antivirali non ha attinto al fondo nazionale».

Un passo importante è stato fatto, a giugno scorso, con l'approvazione da parte della Giunta Regionale del protocollo operativo dello screening in tutta la Sardegna, con un finanziamento di due milioni di euro stanziati in Finanziaria a dicembre 2022, che vede il professor Chessa nella cabina di regia.

Quest’anno lo slogan che l’OMS ha coniato per la Giornata mondiale dell’epatite è “Abbiamo solo una vita e abbiamo solo un fegato. L’epatite può devastare entrambi.” «Il messaggio – conclude Chessa – è che per mantenere un fegato sano è necessario conoscere il proprio stato della malattia e, nel caso, fare un trattamento specifico. Per avere un organo in salute è importante ridurre il consumo di bevande alcoliche, avere un peso nella norma e trattare in modo adeguato patologie come l’ipertensione arteriosa e il diabete mellito».

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
empty alt

L’ Europa è nelle mani dei redditieri

Adesso che gli economisti del Fondo monetario inernazionale (Fmi) ci fanno notare per l’ennesima volta...
empty alt

Cristina Roccati, la donna che sfidò le convenzioni e osò studiare fisica

Una mostra a Palazzo Roncale di Rovigo (dal 6 dicembre 2024 al 21 aprile 2025) omaggerà una...
empty alt

“Non dirmi che hai paura”, film di forte impatto emotivo

Non dirmi che hai paura, regia di Yasemin Samdereli, tratto dal romanzo di Giuseppe Catozzella...
empty alt

Stretto di Taiwan, effetti deflagranti in caso di crisi

Poiché di questi tempi non ci facciamo mancare le occasioni di preoccupazione, tanto vale...
empty alt

Le guerre dell’oppio fanno ancora molte vittime

A chi ricorda la triste storia delle guerre dell’oppio del XIX secolo fra l’impero britannico e...
empty alt

“Un paese di resistenza”, la vicenda di Mimmo Lucano narrata nella sua comunità

Un paese di resistenza, regia di Shu Aiello, Catherine Catella; con Domenico Lucano, Monsignor...
Back To Top