di Roberto Tomei
La caparbietà dell’Usi-Ricerca e del Foglietto nel voler sviscerare ogni questione, a costo di apparire eccessivamente insistenti, crediamo sia ormai proverbiale.
Se così non fosse stato, difficilmente, forse, la Commissione europea avrebbe per la prima volta reso noto, informandocene direttamente attraverso i competenti uffici di Roma, l’avvio di una procedura ad evidenza pubblica finalizzata a reperire esperti scientifici da inserire in gruppi consultivi, che forniranno consulenze tempestive e di alta qualità per la preparazione degli inviti a presentare proposte di progetto nell’ambito dell’iniziativa Orizzonte 2020.
I gruppi verranno istituiti in relazione a tematiche che costituiscono fonte di grande preoccupazione per i cittadini europei, ad esempio come affrontare i cambiamenti climatici, rendere le energie rinnovabili più accessibili, assicurare alimenti sicuri o far fronte alle sfide dell’invecchiamento della popolazione.
Essi promuoveranno il dialogo a tutti i livelli di governo, società civile e imprese di tutti gli Stati membri dell’Ue e influenzeranno l’orientamento del finanziamento della ricerca e dell’innovazione dell’Ue da qui al 2020.
Tale novità, pensiamo di scriverlo senza falsa modestia, è dipesa certamente anche dalla insistenza con la quale nei mesi scorsi, pur non rendendolo mai di pubblico dominio, l’Usi-Ricerca e Il Foglietto si sono dati un gran da fare, rivolgendosi ai competenti Uffici della Commissione Europea, per venire a capo delle modalità con le quali, fino a oggi, erano stati individuati gli esperti scientifici dei vari gruppi operanti a supporto della medesima Commissione.
Sta di fatto che, finalmente, e per la prima volta Máire Geoghegan-Quinn, Commissaria europea per la Ricerca, l’innovazione e la scienza, ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è raggiungere la più vasta gamma di esperti che ci aiuteranno a offrire idee innovative, crescita sostenibile e posti di lavoro. La pubblicazione di questo invito trasparente e ad ampio raggio nell’ambito dell’iniziativa Orizzonte 2020 consentirà di raggiungere l’intera comunità della ricerca e dell’innovazione a livello europeo. In particolare, desidero incoraggiare le donne e gli individui con le competenze adeguate che non hanno mai partecipato in passato a esprimere il proprio interesse.”
L’auspicio, perciò, è che la nostra comunità scientifica, composta da molte persone di altissimo livello, impegnate in Italia e all’estero, voglia cogliere l’importante occasione per far sentire la propria voce ed assicurare la propria presenza presso tali importanti gruppi operanti in sede comunitaria.