A distanza di un mese dalla prima riunione, Aran e sindacati sono tornati ieri a riunirsi per cercare di sbrogliare l’intricata matassa della riduzione dei comparti di contrattazione da 11 a 4.
L’operazione è propedeutica all’avvio del negoziato per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, al palo ormai da sei anni e sbloccati solo a seguito di una sentenza della Corte costituzionale dello scorso mese di luglio.
Il decreto legislativo “Brunetta” n. 150/2009, fino a oggi inapplicato in alcune delle sue parti, prevede, infatti, la drastica riduzione dei comparti e, quindi, dei tavoli di contrattazione nazionale.
Gli ostacoli ad una rapida definizione del problema sono stati più volte ipotizzati dal Foglietto, da ultimo nell’articolo del 29 ottobre scorso.
Nel corso dell’incontro di ieri, l’Aran ha proposto addirittura la riduzione a tre dei comparti: Scuola, sanità e comparto della Repubblica, nel quale dovrebbero confluire sia i ministeri che gli enti locali.
La riunione, conclusasi con un nulla di fatto, ma con la disponibilità di alcune confederazioni sindacali a una riduzione a quattro aree, tenendo separate le amministrazioni centrali dagli enti locali, dovrebbe riprendere tra due settimane.