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- di Roberto Tomei
Tra gli ultimi lavori di Paolo Sylos Labini, c’è un piccolo ma prezioso libro in cui l’illustre economista, dopo aver distinto tra un Marx profetico (quello, per capirci, della “fine del capitalismo”, “della caduta tendenziale del saggio del profitto”, ecc.) e un Marx scientifico (l’inventore di categorie come quelle di “alienazione” e “lotta di classe”), giudica del tutto inservibile il primo mentre considera il secondo utilissimo a comprendere anche il nostro tempo.