Redazione
Chi pensa che in Italia non c’è giustizia, si sbaglia di grosso. Lo dimostra, senza ombra di dubbio, la “esemplare” condanna inflitta a un dipendente pubblico, che, macchiatosi del grave reato di “riutilizzo di n. 3 francobolli”, già obliterati, è stato licenziato in tronco, con sentenza confermata dalla Corte di Cassazione.
A nulla è valso il tentativo del malcapitato di giustificarsi invocando di essere incorso in “una svista, dovuta a momentanea amnesia”. Rilevando che ormai era venuto meno il rapporto fiduciario tra l’ente datore di lavoro e il dipendente, i giudici non ci sono cascati, dimostrandosi inflessibili nella applicazione della legge.
Probabilmente, questa vicenda è destinata a diventare proverbiale, subentrando nell’immaginario popolare alla storia della condanna sicura per il furto di due mele. Che sono più costose di 3 francobolli.
Saranno in tanti a credere che la paradigmatica sentenza farà perdere il sonno ai tanti criminali, più o meno incalliti, che impunemente circolano per il Paese?