Redazione
Se ne sentiva veramente il bisogno. Perciò bene ha fatto il governo a introdurre una nuova tipologia di reato: traffico di influenze illecite. Non mancano le perplessità tra i cittadini.
Innanzitutto, non si capisce la distinzione tra le varie influenze, dato che quelle lecite (ma quali sono?) non costituiscono reato. C’è poi chi crede che la norma de qua sia collegata allo stato febbrile che, nella stagione invernale, costringe milioni di persone a starsene, per qualche giorno, sotto le coperte, con le ossa indolenzite e l’immancabile innalzamento della temperatura corporea.
Occorre dunque fare chiarezza, anche per evitare che col traffico si sviluppino pericolose pandemie. In realtà, sembra che nelle aule dei Tribunali, già di per sé notoriamente intasate, rischiano di finire coloro che sono soliti promettere a cuor leggero, a destra e a sinistra, vantaggi di ogni sorta.
Trattasi di patologia antica quanto il mondo. Per guarire da siffatto male, non serve prevedere reati ma scoprire un vaccino. Prevenire, come noto, è meglio che curare.